Esprimendoci con tre over in mezzo al campo c’è maggiore esperienza, ma anche quando gioca un 2004 come Vitale è quasi la stessa cosa perchè giochiamo tutti con grande voglia e determinazione. Ci alleniamo ognuno di noi con voglia, ci sentiamo tutti titolari. Chiunque giochi non fa differenza, andiamo in campo per dare il massimo. Il mister fa le sue scelte, personalmente mi alleno ogni giorno per farmi trovare pronto. Quando il mister mi dà la possibilità di giocare penso e spero di fare sempre bene”.
“A Catania c’è una pressione diversa rispetto ad altre piazze, ogni settimana dobbiamo giocare per vincere. Volevamo partire subito forte come fatto nel secondo tempo contro il Trapani. Sappiamo che adesso mancano 16 partite e per noi rappresentano delle finali. La classifica la guarderemo soltanto alla fine. Non molliamo mai, dobbiamo portare il Catania dove merita. E’ stato importante staccare la spina sia mentalmente che fisicamente, anche per chi ha avuto la possibilità di riavvicinarsi alle famiglie. La sosta è servita tanto”.
“Nel girone d’andata non abbiamo fatto errori, ma un lieve calo ci poteva stare dopo tante partite. E’ fisiologico. Adesso abbiamo ripreso bene gli allenamenti, andiamo avanti così nonostante il freddo di Ragalna (sorride, ndr) pensando alla prossima squadra da affrontare. Sappiamo che tutte le avversarie danno il massimo contro il Catania, ma giocando con questa voglia e determinazione è sufficiente guardare a noi stessi”.
“Penso che tutti noi abbiamo una carica in più perchè questo pubblico è difficile, forse impossibile da trovare altrove. Io in particolare da catanese ricevo una carica ulteriore, non c’è bisogno che la trasmetta ai compagni perchè a loro basta scendere in campo e vedere il pubblico sugli spalti per capire cosa rappresenti la piazza di Catania. Non ho mai avuto in carriera un gruppo del genere, abbiamo trovato subito tanta sintonia senza mai un litigio, solo dinamiche di campo”.
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