Il traguardo è più vicino che mai. Catania travolgente, capace di esaltare un pubblico sempre più appassionato e vicino alla squadra, che ieri ha fatto un sol boccone del Licata, compagine di buon livello per la Serie D. La verità sta tutta in un concetto: i rossazzurri sono una realtà fuori categoria, sia come contesto societario, sia come piazza e come rosa costruita da una dirigenza chiamata ad un solo obiettivo, raggiungere l’obiettivo monitorando ogni dettaglio, anche quello apparentemente più insignificante.
Il 4-1 degli etnei è figlio di una grande prestazione corale, una partita ben giocata, con poche sbavature: è stata anche la vittoria di Giovanni Ferraro, in quest’occasione perfetto stratega del match, con le giuste scelte nell’undici iniziale e i cambi perfetti che hanno anche permesso a calciatori come Palermo e Giovinco, nel primo caso di confermare la propria forza e nel secondo di trovare un goal dal sapore di riscatto dopo un cammino reso difficoltoso dai pochi minuti collezionati. Esordio per De Respinis, rientro per Litteri nella grande festa.
La classifica si è fatta dolcissima, la promozione non è lontana ma bisogna perseverare nel diktat secondo cui occorre ragionare “step by step”, partita per partita. E’ il modo giusto per rendere questa stagione memorabile, oltre che un vero trampolino di lancio per la prossima annata che si prospetta già avvincente, tra i professionisti. La matematica va giustamente attesa ed “esorcizzata” dalla scaramanzia. Intanto però è giusto fare un plauso ad un gruppo che ben si sta disimpegnando.
Tra i vari fattori positivi della partita del “Massimino” anche il ritorno al goal di Manuel Sarao, un momento molto atteso che ridà fiducia ad un calciatore che “vive per il goal”.
Questa settimana sarà decisiva anche per il mercato: il Catania attende di chiudere per un altro giovane da inserire in organico per rendere perfetta una squadra già estremamente competitiva.
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