Non è tempo di voti e bilanci soltanto per ciò che riguarda il campo. Un primo commento è possibile riservarlo anche ai protagonisti “dietro le quinte” del nuovo Catania. In tal senso appare necessario partire dalla figura di riferimento scelta da Rosario Pelligra per il progetto rossazzurro, ovvero Vincenzo Grella.
Un leader silenzioso, carismatico e qualificato è stato chiamato a confermare alle falde dell’Etna i propri propositi di carriera da manager calcistico. Fino a questo momento sta confermando di avere i numeri per gestire in maniera corretta la “creatura Catania”.
Al di là della costruzione dello staff dirigenziale, tecnico e di squadra che ha comunque potuto contare sulla disponibilità di fondi più che ragionevoli per il campionato di Serie D, ciò che ha colpito del lavoro di Grella è stato il senso di sicurezza con cui ha guidato tutto il club nella costruzione di una mentalità vincente, palesando nel momento del bisogno anche la qualità di saper impugnare il “bastone” ed essere severo, dando valore al codice etico e comportamentale della società. Non solo, attorniandosi dirigenti scafati nelle mansioni richieste ha già intavolato, naturalmente con il consiglio dello stesso Pelligra alle spalle, importanti discorsi progettuali per la città, alcuni anche diventati realtà come il piano di gestione del campo di Nesima. Ma ci sono anche il marketing e la comunicazione, gestiti sapientemente.
Insomma in silenzio e senza proclami si è lavorato a 360 gradi: un aspetto apprezzabile. Aver giocato in Serie A e aver potuto studiare da vicino ai più alti livelli è un elemento a favore, e che Grella non si fermerà senza aver cercato di riportare il Catania al più alto gradino appare una certezza incontrovertibile: sta nella sua tempra e nei suoi più grandi desideri.
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