Se in casa rossazzurra l’anno appena trascorso ha lasciato un sapore agrodolce sul palato raffinato dei tifosi catanesi (con la scomparsa del Calcio Catania S.p.A. che, in parte, è stata controbilanciata dall’arrivo di Ross Pelligra e del suo gruppo imprenditoriale che hanno rilanciato i colori rossazzurri), lo stesso non può dirsi per l’attuale tecnico degli etnei, visto che per Giovanni Ferraro il 2022 è stato un anno da incorniciare.
Il nativo di Vico Equense infatti prima è riuscito a portare in trionfo il Giugliano vincendo il Girone G della Serie D con 9 punti di vantaggio dalle dirette inseguitrici sfiorando anche la vittoria dello Scudetto Dilettanti perdendo, soltanto ai calci di rigore, la finalissima contro la Recanatese. Poi, nel corso dell’estate, la chiamata del Catania SSD ha permesso al classe ‘69 di mettersi in gioco in un ambiente ricco di passione e fortemente stimolante. Pochissime altre piazze in giro per lo stivale possono fregiarsi di un pubblico così legato alla propria squadra di calcio, pertanto fare bene in un ambiente esigente e per di più in un contesto che non ammette il minimo sbaglio non è sicuramente impresa di poco conto.
Con umiltà, determinazione, grinta e tanta etica del lavoro mister Ferraro ha messo tutto se stesso in questa nuova avventura, dimostrando con i fatti di essere nel posto giusto al momento giusto. Forse l’unico vero difetto del Catania ‘22/23 è rappresentato dal gioco espresso che, se rapportato alle qualità tecniche della rosa ed al campionato di riferimento, appare ben al di sotto rispetto alle potenzialità complessive eppure, nonostante questo aspetto ed al di là delle tante possibili attenuanti (squadra costruita ex novo, infortuni, obbligatorietà dei quattro under, ecc.), i dati statistici promuovono a pieni voti la gestione del tecnico campano, capace di collezionare 13 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta nell’arco delle prime 17 battaglie stagionali.
La stratosferica media punti in campionato (2,47) certifica e consolida il primato di una squadra che non sembra avere rivali nel Girone I della Serie D non solo per completezza e profondità della rosa ma anche e soprattutto per la continuità di risultati. Merito ovviamente di una guida sapiente e sicura, abile nella gestione di un gruppo composto da tanti giocatori di talento nei quali non si riscontrano prime donne ma in cui ognuno si mette a completa disposizione dei compagni anteponendo all’individualismo il concetto di unione e lavoro di squadra.
Ferraro sprona i suoi a non accontentarsi mai pretendendo sempre il massimo impegno da parte di tutti in ogni singola sfida. I dieci punti di vantaggio dal secondo posto (occupato da Locri e Lamezia) rappresentano sicuramente un buon margine di sicurezza ma non sono ancora sufficienti per festeggiare anzitempo la promozione in Serie C. Lo sa bene il condottiero del Catania che in queste ore lavora con la squadra sull’atteggiamento da adottare e sulla determinazione con la quale approcciarsi a questa seconda parte di campionato. Obiettivo, iniziare il girone di ritorno con una serie importante di vittorie consecutive mortificando ogni residua speranza degli avversari e rendendo il prosieguo del torneo una pura e semplice formalità.
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