Pietro Tarantino, ex centrocampista rossazzurro durante il campionato di C2 ‘98/99, è stato interpellato dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com in merito al percorso del Catania SSD all’inizio di questo girone di ritorno del massimo campionato dilettantistico. Spazio poi alle considerazioni relative alla sfida contro il Licata, prossimo avversario degli etnei, e al discorso relativo al primo posto nel Girone I con un commento sulle ambizioni della proprietà rossazzurra.
Pietro, dopo due mesi e mezzo il Catania ha finalmente posto fino al digiuno di vittorie fuori casa. Come giudichi il 3-1 inferto al San Luca?
”Al di là della vittoria in sé credo che l’1-3 maturato in terra calabrese sia un risultato molto importante soprattutto dal punto di vista mentale e motivazionale. Questa vittoria infatti ha permesso ai rossazzurri di ritornare al tanto agognato successo fuori casa, sfatando quel piccolo tabù che si era venuto a creare nel corso delle ultime settimane. Io comunque ritengo che, giudicando anche il dominio incontrastato sin da inizio stagione, il ritorno al successo lontano dal ‘Massimino’ fosse una pura e semplice formalità. In un modo o nell’altro, nel brevissimo periodo, il Catania avrebbe comunque conquistato i tre punti lontano dalle mura amiche perché questa squadra è troppo più forte rispetto al resto del campionato.”
Con i tre punti ottenuti contro la compagine calabrese il team rossazzurro è salito a tre successi consecutivi. Credi che possa essere replicato o addirittura migliorato l’exploit d’inizio stagione con le nove vittorie di fila?
“Penso assolutamente di sì anche perché, nonostante la riapertura del calciomercato, la formazione rossazzurra è praticamente la stessa d’inizio stagione quindi l’amalgama, la compattezza e la forza dell’intero gruppo sono state salvaguardate e mantenute costanti. In più considerando anche l’entusiasmo che si respira in città e la voglia di vincere questo campionato emersa nei ragazzi credo che si possa non soltanto replicare ma addirittura migliorare l’exploit iniziale delle nove vittorie consecutive.”
A 15 giornate dal termine del campionato il Catania possiede 12 punti di vantaggio dalla seconda in classifica. Ritieni quindi che il primo posto sia relativamente al sicuro o, fin quando la matematica non stabilirà il contrario, è giusto non cantare vittoria?
“Anche per una questione di scaramanzia non si dovrebbe mai festeggiare anticipatamente, tuttavia, considerando tutta una serie di fattori, non ritengo che il primo posto possa effettivamente essere messo in discussione. Questo però non lo penso ora, a 15 giornate dalla fine, ma già da inizio stagione. Che io mi ricordi non ho mai visto un campionato dominato dal Catania in maniera così netta ed incontrovertibile. Quest’anno tutti, dalla squadra alla società, passando anche per lo staff tecnico ed i vari collaboratori, hanno lavorato duramente per vincere e credo proprio che a fine stagione coglieranno i frutti di questo profuso e costante impegno. Per questa ragione, senza ombra di smentita, dico che molto prima della fine della stagione si festeggerà la promozione in Serie C.”
Domenica allo stadio “Massimino” arriverà il Licata. Ti aspetti una sfida giocata a viso aperto da entrambe le squadre oppure credi che i gialloblù disputeranno una partita ultra-difensivista cercando di colpire in contropiede?
“Innanzitutto vorrei fare i complimenti al Licata per il campionato che sta disputando. Ad eccezione del recupero della sfida contro il Santa Maria Cilento (perso per 3-1) nell’ultimo periodo i gialloblù hanno conseguito tanti risultati molto importanti, l’ultimo dei quali arrivato proprio domenica scorsa con la vittoria sulla Vibonese (1-0). In questo momento la compagine licatese si trova al quinto posto in classifica con 32 punti conquistati, pertanto sono convinto che arriverà a Catania con la volontà di portare a casa altri punti pesanti. Mi auguro che i gialloblù non applichino il classico catenaccio o altre tattiche ultra-difensiviste, non solo perché ne risentirebbe lo spettacolo, ma anche e soprattutto perché giocare al ‘Massimino’ in maniera spavalda e senza timori ti permette di azzerare qualsiasi rammarico in caso di risultato negativo. Il mio auspicio quindi è che si possa assistere ad una sfida giocata a viso aperto da entrambe le squadre con il Catania che, ovviamente, tenterà di proseguire la propria striscia di vittorie consecutive ed il Licata che, affrontando la capolista e leader indiscussa di questo campionato, disputerà la classica gara della vita.”
L’attuale proprietà non ha mai nascosto la voglia e il desiderio di riportare il Catania in alto. Credi quindi che un eventuale doppio salto di categoria sia effettivamente fattibile o magari sarebbe meglio assestarsi un anno in Serie C per poi dare concretamente l’assalto alla B?
”Io penso che una volta agguantata una promozione sia sempre meglio compiere un anno di assestamento nel nuovo campionato. Tuttavia se la società ha la voglia e la convinzione di riuscire nell’arco di un solo biennio a riportare il Catania in B meglio così. La cadetteria manca al Catania da ormai troppo tempo e sono fermamente convinto che anche il Catania manchi tantissimo alla Serie B. In ogni caso se la società ha già le idee chiare sulla prossima stagione, sugli investimenti da fare e su come strutturarsi per raggiungere immediatamente la promozione allora è giusto che si punti al duplice salto di categoria, altrimenti ripeto sarebbe meglio fare le cose con calma, assestandosi anche solo un anno in Serie C per poi dare concretamente l’assalto alla B. Un saluto a tutti i tifosi rossazzurri e sempre Forza Catania.”
Si ringrazia Pietro Tarantino per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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