ESCLUSIVA – Ricchiuti: “Catania, campionato già in tasca e da onorare fino alla fine. L’anno prossimo mi aspetto che si lotti per la B”

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Adrian Ricchiuti, ex centrocampista italo-argentino del Catania durante gli anni della Serie A, ha commentato ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com il percorso degli etnei nell’attuale torneo di Serie D ‘22/23. Riflessioni anche sull’aspetto societario e gli obiettivi presenti e futuri.

Adrian, il Catania ha incominciato il turno di ritorno in maniera del tutto analoga alla fase di inizio stagione. Ti aspettavi una ripartenza del genere dopo le difficoltà emerse nella fase finale e del girone d’andata?
A mio avviso le uniche vere difficoltà incontrate dal Catania hanno riguardato il piano del gioco anche se, a mio avviso, esistono comunque delle grosse attenuanti per questo aspetto. Non dobbiamo dimenticare che questa è una squadra del tutto nuova, per cui credo sia perfettamente normale avere bisogno di un certo periodo di tempo per amalgamarsi e conoscersi meglio. La qualità della rosa però è sempre stata indiscutibile e, anche nei momenti più difficili, proprio questo aspetto ha fatto la differenza. Senza voler sottovalutare nessuno dico che il Catania ha una squadra troppo più forte rispetto al resto della categoria e, fortunatamente, anche il campo sta confermando questo mio concetto. L’organico è stato imbastito per vincere immediatamente la Serie D e credo che, dal punto di vista dei risultati, questo Catania sia del tutto inattaccabile.

A 14 gare dalla fine il Catania ha maturato un vantaggio di 14 punti dal secondo posto. Credi che il discorso promozione sia già definitivamente chiuso?
Ad essere onesti non credo che la vittoria del campionato sia mai stata realmente in discussione. La matematica non ha ancora dato la certezza ma credo che qualsiasi discorso in ottica primo posto sia ormai chiuso. A mio avviso però il Catania dovrà continuare a comportarsi come sta facendo attualmente, cioè onorando il campionato e mettendo in campo il giusto impegno, grinta e determinazione in ogni singolo confronto da qui sino alla fine della stagione, anche solo per una questione di rispetto e riconoscenza verso i tifosi. Il pubblico ha mostrato un afferto unico e sincero nei confronti della squadra per cui credo sia assolutamente doveroso provare a ripagare l’amore dei tifosi conquistando quante più vittorie possibili e magari stabilire qualche altro record anche grazie all’aiuto di Litteri, adesso tornato pienamente disponibile e che mi auguro possa dare un’ulteriore spinta al reperto offensivo. Inoltre la società dovrà anche organizzarsi e strutturarsi in vista della prossima stagione puntando a migliorare sia sul piano del gioco che dal punto di vista della rosa, scegliendo quindi quegli interpreti che rimarranno a Catania anche il prossimo anno.

Considerando il percorso dei rossazzurri in questa stagione, quale aspetto ti ha impressionato maggiormente del Catania ‘22/23 e, in vista del prossimo anno, quale ritieni debba essere l’obiettivo della società?
“Sicuramente la squadra è composta da tanti giocatori esperti che, in passato, hanno fatto molto bene anche in terza serie per cui, in D, non mi aspettavo niente di diverso da ciò che stanno dimostrando sul campo. A mio avviso però l’aspetto che più di ogni altra cosa ha fatto la differenza è stata la ‘catanesità’, cioè l’aver portato in squadra, sia tra i giocatori che tra lo staff tecnico e la dirigenza, tanti catanesi o comunque persone fortemente legate alla maglia, quindi capaci di far capire ai volti nuovi cosa significasse indossare i colori rossazurri. Per ciò che riguarda la società invece secondo me è tutto ancora troppo prematuro. La voglia, le idee e l’ambizione certamente non mancano ma l’operato di una dirigenza lo si vede nel medio-lungo periodo. Una società diventa vincente grazie alla propria organizzazione e programmazione, dunque per capire se questa nuova proprietà avrà agito nel migliore dei modi serviranno sicuramente degli anni. Ho visto spesso società capaci di vincere la Serie D e poi, una volta arrivati nei professionisti, scomparire definitivamente anche se ritengo che questo destino non riguardi il Catania. Secondo me la Lega Pro è il campionato italiano più difficile in assoluto, con tante squadre importanti, piazze molto difficili nelle quali andare a giocare e, soprattutto, altissimi costi di gestione. Una cartina di tornasole per testare le reali potenzialità di questa proprietà è proprio il prossimo anno perché il raggruppamento meridionale della Serie C è, a mio parere, il più difficile di tutti e tre i gironi ma questo Catania può e deve puntare alla vittoria del campionato. Rispetto a tante altre squadre i rossazzurri avranno dalla loro un entusiasmo pazzesco per cui proprio per sfruttare appieno questo aspetto bisognerà allestire una squadra molto forte che possa competere e lottare concretamente per il primo posto.”

Si ringrazia Adrian Ricchiuti per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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