Capitano di mille battaglie ma soprattutto uomo schietto, vero e sincero, Gennaro Monaco è stato uno dei grandi simboli della rinascita sportiva del calcio catanese a cavallo dei primi anni 2000. La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di interloquire con l’ex difensore rossazzurro per commentare insieme a lui gli argomenti di maggiore attualità in casa etnea. L’attuale tecnico del Capri-Anacapri (Eccellenza Campana Girone A) ha focalizzato l’attenzione soprattutto sulla ritrovata capacità realizzativa dei rossazzurri e sulle impressioni ricavate dalla sfida disputata con il Licata. Infine non poteva mancare un commento sull’arrivo di Alessandro De Respinis, rinforzo degli etnei nel corso del calciomercato invernale, e sugli aspetti che hanno fatto la differenza in questa stagione sportiva.
Gennaro, l’ultima volta che ci siamo sentiti ti sei dimostrato molto fiducioso nei confronti della verve realizzativa della squadra rossazzurra nonostante, in quel momento, non tutto girasse alla perfezione. Alla luce dei fatti attuali (10 reti nelle ultime 3 gare) adesso le tue parole risuonano quasi come una profezia…
“Io ho semplicemente riportato quelle che erano le mie impressioni maturate sin da inizio stagione. Il Catania ha dimostrato immediatamente di essere una grandissima squadra in ogni singolo reparto, allenata da un tecnico altrettanto bravo e gestita da un direttore sportivo e da una società che, secondo me, rappresentano delle vere e proprie eccellenze. Come in ogni campionato possono capitare dei momenti di difficoltà ma io ho sempre avuto la massima fiducia in questa squadra perché in cuor mio sapevo che il Catania avrebbe iniziato questo girone di ritorno a mille all’ora e la sfida con il Licata lo testimonia perfettamente.”
A proposito dell’ultima sfida di campionato, gli avversari hanno puntato il dito contro l’arbitraggio per le due espulsioni comminate. Considerando però l’andamento della partita credi effettivamente che i due uomini in meno possano aver condizionato il risultato finale o ritieni che il Catania avrebbe comunque portato a casa il risultato senza troppi sforzi?
“Contro il Licata ho visto un ottimo Catania. La squadra girava alla perfezione, si vedeva che tutti fossero al top e si percepiva il loro entusiasmo nello scendere in campo. Per ciò che ho visto ritengo che il Catania avrebbe vinto a prescindere anche se è fuor di dubbio che giocare con due uomini in più arreca un grandissimo vantaggio. Questo però non vuol dire sminuire la prestazione dei ragazzi ma anzi ne enfatizza ancora di più la bravura e l’intelligenza perché gli episodi favorevoli te li devi procurare. Il Catania era messo meglio in campo e questo ha fatto sì che gli avversari fossero portati a commettere delle ingenuità. Nel caso della prima espulsione ad esempio gli etnei sono stati bravi a ripartire immediatamente e costringere il difensore a spendere un fallo per bloccare l’azione, determinando così il secondo cartellino giallo. Credo ci sia poco da recriminare da parte del Licata perché i cartellini fanno sempre parte del calcio, in più se un giocatore sbaglia il posizionamento o la postura del proprio corpo e colpisce l’avversario l’ammonizione diventa praticamente inevitabile. Bravo il Catania a sfruttare favorevolmente gli errori degli avversari.”
Dando uno sguardo alla classifica ed al calendario credi che il discorso promozione sia definitivamente chiuso ed eventualmente quando secondo te potrebbe arrivare la certezza aritmetica?
“Io penso che già verso fine Marzo o al massimo i primi di Aprile si possa festeggiare tutti insieme il ritorno tra i professionisti. Per costanza di rendimento, voglia, determinazione e, soprattutto, qualità, questa squadra sta ampiamente meritando di vincere il campionato. Il ritorno in campo dopo la pausa natalizia credo sia una testimonianza tangibile di tutti questi aspetti visto che il Catania non solo ha vinto le prime tre gare del girone di ritorno ma ha anche messo a segno 10 gol subendone 2 soltanto. Anche il campo quindi sta dimostrando che il team etneo è, in assoluto, la squadra più forte di questo girone. Anzi, a mio modesto parere, credo che il Catania sia la compagine più forte di tutti e 10 i raggruppamenti della Serie D.”
Secondo te quali sono gli aspetti che hanno e stanno influendo positivamente nel corso di questa stagione?
“In realtà alla base dei grandi risultati sussistono sempre una serie concatenata di fattori. Innanzitutto la tifoseria e la dirigenza hanno infuso tantissimo entusiasmo e tranquillità ai giocatori – aspetti che non si vedevano con questa intensità da diversi anni – portandoli così ad esprimersi al meglio delle loro possibilità. Poi ovviamente un plauso va fatto anche al direttore Laneri che ha saputo adocchiare i profili giusti, puntando su molti giocatori che a questa maglia ci tengono in maniera viscerale come Rapisarda, Lodi, Litteri, ecc. oltre che su giovani molto interessanti e capaci, anch’essi, di fare la differenza. A mio avviso la ‘catanesità’ è stata un fattore essenziale in questo percorso, essendo stata capace di trascinare all’interno dello spogliatoio l’entusiasmo proveniente da tutta la città. Quando io ho vinto i campionati indossando la maglia del Catania mi sentivo e sono diventato un vero catanese. Vivevo la città in prima persona, andavo ogni giorno alla ‘Pescheria’, parlavo con la gente e portavo tutti questi aspetti all’interno dello spogliatoio. In questo modo ho trasmesso la passione e l’amore dei tifosi verso questi magnifici colori. Nel corso della mia esperienza ho sempre cercato di fare questo e nel Catania attuale rivedo gli stessi identici valori per i quali mi sono sempre battuto nel corso dei vari tornei di C2, C1 e Serie B.”
Sul fronte del calciomercato, ti aspettavi il tesseramento di un giocatore come Alessandro Amedeo De Respinis?
“Secondo me anche stavolta il Catania non ha sbagliato un colpo e si è concentrato soltanto sul prosieguo di questa stagione visto che il campionato non è ancora finito. La parte più importante del calciomercato è stata svolta nel corso dell’estate con l’arrivo di tanti profili molto importanti e di categoria superiore che però sin da subito si sono calati nella realtà della Serie D. I grandissimi risultati ottenuti hanno contribuito a sviluppare un’armonia ed una complicità molto importanti. Andare a scombussolare i perfetti equilibri di uno spogliatoio, comunque fortemente unito e compatto, con l’ingaggio di elementi non necessari non avrebbe avuto molto senso. Ancora una volta ritengo che la dirigenza etnea si sia dimostrata molto abile, attenta ed intelligente. L’attaccante che è da poco arrivato ha un ottimo palmares per la Serie D per cui sono sicuro che potrà dare una grande mano in questo girone di ritorno. Da Maggio in poi ci saranno poi tempi e modi per pensare alla prossima stagione anche se, personalmente, riconfermerei tutti anche l’anno prossimo, allenatore compreso, perché sono convinto che con 3/4 innesti di grande livello questa rosa riuscirebbe a fare benissimo anche in Lega Pro.”
Si ringrazia Gennaro Monaco per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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