Mario Coppa, ex dirigente rossazzurro ai tempi di Angelo Massimino Presidente, ospite di ‘Sala Stampa’, trasmissione televisiva su Etna Channel fa una riflessione sul calcio siciliano toccando anche aspetti legati al sociale ed al territorio:
“Il calcio è una spia della condizione economica della Sicilia. Tra i momenti non belli attraversati figura anche il fallimento del Calcio Catania dopo la situazione legata all’eventuale imprenditore Mancini, dico ‘eventuale’ perchè non ho mai saputo se questo personaggio fosse un imprenditore. In Sicilia si spera che venga l’emiro di turno, nel caso del Catania è arrivata una persona dall’Australia con radici siciliane. La questione però è molto più grave e profonda. La mia passione per il calcio viene da lontano, vedi l’esperienza con Massimino, ma a Catania il tessuto imprenditoriale non esiste più. Gli imprenditori che ci sono non hanno la forza di potersi esprimere”.
“Il tifoso scarica tutte le proprie tensioni godendosi i 90 minuti allo stadio, ma al termine della partita riemerge il grave dramma della nostra città e della nostra terra, che non produce. Tifosi felici per un’ora e mezza, poi non è detto che a casa trovino il cibo. La politica è espressione di questa condizione ma non c’è un salto di qualità perchè negli ultimi anni la politica non c’è più. A Catania si è insediata una nuova proprietà ed è importante comunque ripartire. La società è molto organizzata, quindi i i risultati si vedono anche in campo. La squadra ha elementi d levatura superiore rispetto alle categoria. E’ una bella novità che dal punto di vista sportivo dobbiamo accogliere tutti in maniera positiva”.
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