Una sorpresa inaspettata, l’ingaggio di Alessandro De Respinis. Nel contesto di un reparto avanzato già pieno di opzioni, è stato davvero sorprendente che il Catania abbia chiuso in gran silenzio la trattativa. Evidentemente è prevalso il desiderio della dirigenza di portare a termine un’operazione che, al di là dell’affollamento di uomini in avanti (alcuni dalle incerte condizioni fisiche), potesse rappresentare una ghiotta opportunità per migliorare la rosa.
De Respinis, che in più di un’occasione ha ammesso di trarre ispirazione dal modo di giocare di ex campioni come Gilardino e Filippo Inzaghi, amando l’attacco della profondità e la presenza in area, in realtà può ricoprire qualsiasi posizione nella zona d’attacco. Agendo da punta, oppure alle spalle del riferimento centrale, o ancora come esterno offensivo destro in un tridente, soluzione che in qualche occasione è stata adottata in questa stagione, in Serie C, dal Sangiuliano City, club con il quale ha risolto il contratto nelle ultime ore prima di accasarsi al Catania.
Può sbizzarrirsi là davanti mister Giovanni Ferraro con tante possibilità di natura tattica, mentre Litteri e Jefferson si avvicinano al recupero ed in attesa che torni a completa disposizione anche Sarno. Un Catania che non vuole lasciare nulla al caso. A proposito di attacco, sarebbe potuto approdare alle pendici dell’Etna, via Fiorentina, anche il classe 2004 Yuri Bigozzi, profilo assai gradito a Laneri soprattutto per la sua duttilità. La trattativa tra le società era ben avviata, ma per motivi personali del giocatore è sfumato il trasferimento. Poco male. La contemporanea presenza in organico di Andrea Russotto, Forchignone, Giovinco, Sarao e De Luca permette a Ferraro di avere l’imbarazzo della scelta.
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