Nel quattordicesimo turno di campionato il Catania di mister Ferraro affronterà fuori casa la Sancataldese. Per la seconda volta in stagione dunque i rossazzurri saranno di scena allo stadio “Valentino Mazzola” in un confronto che avrà sicuramente un sapore particolare per entrambe le compagini. Elefante desideroso di agguantare il dodicesimo successo stagionale e riscattare così il primo passo falso della nuova era, maturato proprio al cospetto della Sancataldese nel turno preliminare della Coppa Italia di Serie D. Di fronte però ci sarà un avversario rinnovato sotto tutti i punti di vista e che sembra aver intrapreso un cammino totalmente differente rispetto al disastroso inizio di stagione.
Dal primo confronto ufficiale in terra nissena datato 21 Agosto i padroni di casa hanno imbastito una mini rivoluzione cambiando radicalmente il volto della Sancataldese. Innanzitutto sono arrivati, nel corso della regular season, tanti giocatori di qualità (Gabriele Zerbo, Sante Giacinti, Aziz Toure e Matteo Brumat) capaci di innalzare il tasso tecnico della squadra e migliorarne il rendimento, anche grazia alla scelta tecnica.
Dopo la vittoria ai calci di rigore nel turno preliminare della Coppa, la Sancataldese di Matteo Vullo ha perso malamente (0-5) nel turno successivo della competizione contro il Paternò. Allora in terra nissena si diede poca importanza al risultato decretato dal campo parlando di “eccessiva euforia post Catania” eppure nemmeno in campionato la compagine del presidente La Cagnina seppe rialzarsi, totalizzando 1 vittoria e quattro sconfitte. La posizione alquanto delicata in classifica decretò la fine del rapporto lavorativo tra mister Vullo e la formazione verdeamaranto in favore di mister Pietro Infantino, capace di migliorare la squadra da tutti i punti di vista. Il tecnico siciliano ha cambiato la disposizione tattica dei suoi accantonando il 4-3-3 del precedessore e proponendo uno schema più compatto ed aggressivo: il 3-4-2-1.
Dopo un’inevitabile prima fase di difficoltà, con altre due sconfitte raccolte, i verdeamaranto hanno cambiato radicalmente marcia, conseguendo sei risultati utili consecutivi (2 vittorie e quattro pareggi) e spaventando, nell’ultimo turno di campionato, la ben più quotata Vibonese, bloccata sull’1-1. Tra le altre cose il gol subito in pieno recupero al “Razza” è stata finora la prima ed unica rete subita nel corso di queste ultime sei giornate che rendono la formazione siciliana la miglior difesa del campionato nell’arco di queste partite oltre che la quarta miglior formazione per media punti (10 su 18 totali). Numeri alla mano dunque la Sancataldese è una delle compagini più in forma del momento e, proprio per questa ragione, rappresenterà un test probante per gli uomini di mister Ferraro. La classica è ancora molto deficitaria con il 14ª posto a quota 13 punti, quindi in piena zona playout, tuttavia confermando questo trend il team di mister Infantino non dovrebbe avere problemi a conquistare la seconda salvezza consecutiva in Serie D.
Campionato dilettantistico che rimane il punto più alto mai raggiunto nella storia della formazione di San Cataldo, la quale è arrivata alla dodicesima apparizione tra i Dilettanti. Fondata nel ‘49 con il nome di Società Polisportiva Sancataldese per quasi cinquant’anni la formazione nissena ha vissuto i tornei calcistici regionali, approdando per la prima volta in Serie D soltanto nel 1995. Nel 1999 i sancataldesi persero gli spareggi salvezza contro il Mazara retrocedendo di fatto in Eccellenza salvo poi essere ripescati nel massimo torneo dilettantistico. La gioia per il mantenimento della categoria però durò altre tre stagioni prima della seconda e stavolta definitiva retrocessione del 2002.
Da quel momento in poi non furono anni facili per la squadra siciliana che, tra un cambio di denominazione ed un fallimento (nel 2008), fu costretta a ripartire dal campionato di Promozione ‘08/09. Dopo aver raggiunto il 3ª posto nel torneo di Eccellenza ‘15/16 ma aver perso i playoff, la squadra fu comunque ripescata in Serie D. Altre tre furono le stagioni trascorse tra i Dilettanti prima della retrocessione del 2019. Complice il fattore Covid e la riduzione temporanea dei tornei sportivi, la Sancataldese riuscì a vincere la finalissima del Girone B di Eccellenza ‘20/21 battendo l’Akragas con un perentorio 3-0 ed approdando così per la terza volta nella propria storia nella massima categoria dilettantistica, salvaguardata e mantenuta la scorsa stagione con il 14ª posto finale a quota 40 punti.
Anche per quest’anno dunque l’obiettivo fondamentale sarà esclusivamente la salvezza che, grazie al cambio di passo delle ultime giornate e gli sforzi societari profusi, non appare più una mera chimera ma una concreta possibilità. Da segnalare inoltre la presenza di soli 4 stranieri in rosa: il duttile greco Apostolos Xepapadakis, il mediano ivoriano Aziz Toure, il trequartista martinicano Hugo Couty ed il nisseno, ma di passaporto venezuelano, Raul Torregrossa. Quella contro il Catania sarà una sfida molto particolare per i due ex canterani rossazzurri Raoul Castiglia, terzino destro classe ‘01 e l’attaccante diciottenne Gabriele Mastrosimone oltre che per il catanese esterno offensivo Giovanni Leonardi (cresciuto però nelle giovanili del Ragusa).
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