Sale a 12 il numero di vittorie rossazzurre in questo campionato, otto su otto tra le mura amiche. Catania che conferma anche la propria imbattibilità , pur evidenziando un periodo di calo in termini di brillantezza. La squadra appare stanca, meno lucida, ma sa soffrire. Merito della coesione di un gruppo che resta unito nelle difficoltà , spinto dal sostegno incessante del popolo rossazzurro allo stadio, sia in casa che lontano dalle mura amiche.
Domenica gli etnei si sono scontrati con un Real Aversa imbottito di giovani ma che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo nella speranza di essere il primo avversario a strappare via qualche punto da Catania. Invece neanche un Aversa volenteroso, determinato, intenso e aggressivo è riuscito nell’intento. La legge del “Massimino” è sempre valida anche al cospetto di un Catania sottotono. Ai campani vanno gli applausi per la prova grintosa e volitiva offerta, al Catania per avere incamerato l’intera posta in palio malgrado le molteplici difficoltà incontrate nell’arco dei 90′.
L’assenza di Rizzo a centrocampo (dovrebbe tornare regolarmente a disposizione per il successivo confronto esterno con il Santa Maria Cilento) si è fatta sentire e non poco. Non è un caso se il Catania ha concesso più di un’occasione da gol ai normanni, venendo a mancare un prezioso schermo davanti la difesa. Bene Lodi in fase d’impostazione, ma il centrocampo ha perso numerosi palloni soprattutto nel primo tempo, dove Vitale non ha disputato la sua migliore partita e Palermo si è limitato a svolgere il compitino, accompagnando l’azione.
Il Catania ha spinto sugli esterni a corrente alternata, anche quando per lunghi tratti dell’incontro ha beneficiato della superiorità numerica dettata dall’espulsione di Nespoli che ha costretto l’Aversa a giocare in dieci. E’ andata meglio con l’ingresso nella ripresa di Andrea Russotto, che ha dato più vivacità alla manovra. Maggiore pressione nel secondo tempo da parte dei rossazzurri (a proposito, è stato annullato dall’arbitro il raddoppio di De Luca per fuorigioco ma in realtà il gol era validissimo), che hanno però giocato a sprazzi pur facendo valere una percentuale incrementata di possesso palla. I palloni persi a centrocampo hanno costretto la linea difensiva etnea (e Bethers) a metterci più di una pezza, rischiando in 3-4 occasioni, per fortuna del Catania non adeguatamente sfruttate dall’Aversa, spesso insidioso nelle ripartenze.
Tanta corsa e grinta per i normanni che, malgrado fossero reduci da una serie di partite disputate in pochi giorni, hanno evidenziato una condizione atletica invidiabile. Il Catania, invece, accusa le fatiche di questi mesi assai produttivi. Qualche rotazione è stata effettuata nell’undici di Ferraro, ma nelle prossime due rimanenti gare del 2022 il tecnico rossazzurro potrebbe fare rifiatare altri elementi. Ora sotto con i prossimi impegni che vedranno l’Elefante opposto al Santa Maria Cilento ed al Trapani. Obiettivo incamerare sei punti ma saranno altre dure battaglie sportive. Nessuno concede sconti al Catania, forte della sua ottima posizione di classifica ma chiamato a tenere più alto il livello di concentrazione. In attesa della sosta natalizia che consentirà ai rossazzurri di ricaricare per bene le pile sotto il profilo fisico e mentale.
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