LA SICILIA – Da Izco a Mascara: “Mihajlovic ironico con la faccia da burbero, umile e grande uomo”

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Il giorno dopo la notizia del decesso di Sinisa Mihajlolovic c’è spazio per il dolore di tante persone che lo hanno amato, stimato, apprezzato. Tra i vari ex rossazzurri che hanno voluto dedicargli un pensiero figurano anche Mariano Izco e Giovanni Marchese.

Mariano Izco, l’uomo del gol alla Juve: “Lo abbiamo vissuto nel momento di grandi vittorie. Mi ha portato al top della carriera anche grazie a quel gol segnato alla Juve. Troppo giovane se n’è andato”. “Mi diceva sempre che avevo un piede importante, ma ero infortunato e s’informava sempre sul mio rientro. Un grande uomo”, le parole di Giovanni Marchese.

Peppe Mascara piange senza nascondere il proprio dolore: “Era ironico con la faccia da burbero, battuta pronta. Sul campo pretendeva il massimo. Sinisa era una persona umile, straordinaria, aveva un carisma e solo con uno sguardo riusciva a metterti in riga. Il venerdì mandava via tutti e calciavamo le punizioni scommettendo cene a base di pesce perchè ne mangiava in continuazione. Un modo per chiacchiere al di là dell’avvenimento agonistico. L’ho sentito un paio di mesi fa; il rapporto era forte specie sul piano umano. Mi voleva a Firenze, ma non se ne fece nulla”.

Adrian Ricchiuti, invece: “Mi ha fatto conoscere il grande calcio. Voleva vincere dappertutto. Se facevi una battuta, ti smontava a modo suo. Quando passava lasciava profumo e lo ammiravamo perchè vestiva alla moda”. Adrian racconta “quando Mascara scherzò: «Mister, se va male mandano via te non noi». E Sinisa: «Se vado via mi serve un autista». E giù risate”.

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