L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
“L’esodo mattutino, approfittando del bel tempo dopo giorni all’insegna del meteo incerto. Un viaggio non lunghissimo, direzione San Cataldo. Sui social si scelgono i posti strategici: ‘Ci vediamo al chiosco e poi si parte’. I 1.500 tifosi del Catania hanno affrontato la tappa nissena con speranza e appartenenza che ogni giorno che passa diventa forte, ancora più forte. E non dipende dal risultato, non è la vittoria a tutti i costi che fa viaggiare i tifosi, quelli storici”.
“Dipende, invece, dal percorso che la società intende intraprendere dopo aver salvato il calcio in città avviando un ciclo inedito”. La società “vuole fare sul serio, San Cataldo è stata una tappa ancora una volta complicata. Perchè, al di là del risultato, i rossazzurri hanno dovuto vivere il clima tipico della Serie D. Agonismo esasperato, calci e calcio, polemiche e gioco interrotto più e più volte”.
“I tifosi hanno sostenuto a più non posso”, rappresentando praticamente “un Massimino in miniatura lungo quella tribuna centrale”. Al triplice fischio dell’arbitro “quasi esclusivamente applausi per i rossazzurri e per il tecnico che, tuttavia, sui social spesso viene bersagliato e criticato per il gioco, per una scelta di campo piuttosto che un’altra”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***