L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
A circa tre mesi e mezzo di distanza, il Catania torna a calcare il sintetico del ‘Valentino Mazzola’, teatro lo scorso 21 agosto dell’esordio ufficiale in Coppa Italia Serie D del nuovo sodalizio rossazzurro “in un pomeriggio torrido d’estate che vide Lodi e compagni impattare 0-0 contro i verdeamaranto e perdere soltanto in seguito alla lotteria dei calci di rigore”.
“Se già in quell’occasione non si parlò di passi falsi, nonostante l’eliminazione precoce dalla competizione, in campionato l’Elefante ha mostrato sin dalla prima giornata lo spessore della sua rosa. Tecnica, quantità e qualità: trinomio che ha prodotto undici successi e due pareggi. Tutto, però, ha probabilmente origine dall’iniziale sberla del ‘Mazzola’, dove i rossazzurri, non ancora in condizione, non riuscirono ad abbattere l’angusto muro della Sancataldese, cadendo nel tranello locale”.
Il Catania probabilmente scese in campo troppo consapevole “di essere superiore, ma senza fare caso al contesto principe della Serie D: campo stretto, difesa avversaria arroccata, nervosismo gratuito, spesso e volentieri utilizzato astutamente”. Oggi però “la realtà è a tutti gli effetti diversa”.
Inoltre sarà una sfida stimolante, anche perchè “la cartolina post coppa e l’esultanza extraordinaria dei locali (a cui nessuno ebbe comunque da imputare nulla nell’occasione) ha acceso l’ardente fiamma della rivincita”, come sottolineato qualche giorno fa da Aniello Boccia. “Gli incitamenti ricevuti e gli sfottò subiti sono solo la punta dell’iceberg di una partita che in generale Ferraro intende preparare bene. Forte della situazione in classifica e del morale dei suoi”.
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