Il vice presidente ed amministratore delegato del Catania SSD Vincenzo Grella interviene nel corso di ‘Cataniamente’, trasmissione sportiva a cura di Radio Studio Centrale su Video Regione in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com:
“Sono contento per i tre punti e molto orgoglioso del gruppo per il comportamento ed il modo di cambiare una gara che stava andando in una certa direzione mercoledì. Ho apprezzato tantissimo questo, tantissimi complimenti a loro. Forse è stata una delle più belle partite da vice presidente del Catania sul piano dell’atteggiamento. Cito l’episodio dell’annullamento del gol, momento chiave della gara. Lì ho visto lo stile che vorrei vedere in tutti quelli che lavorano per il Catania. Reagendo in maniera propositiva, andando a prendere il massimo risultato”.
“Stiamo facendo più valutazioni sul mercato, legate anche alle alternative che ci vengono proposte. L’inserimento di nuovi giocatori deve innalzare il livello, non mantenere quello attuale, che comunque sta andando molto bene e ne siamo felici. Siamo sempre vigili, quando c’è un’opportunità la prendiamo in considerazione, valutiamo se conviene al club e migliora la rosa. Cessioni? E’ normale che chi trova poco spazio potrebbe avere il piacere di vedere l’erba del vicino più verde. Sta a lui e alla dirigenza valutare se è possibile continuare a lavorare insieme, facendo anche capire che il prato del vicino non è sempre più verde. Noi andiamo avanti su principi e concetti ben precisi che vogliamo instillare nella nostra società”.
“Il popolo catanese aveva bisogno di ritrovare entusiasmo, di sentire parole chiare e di riscontrare un certa concretezza. Quando non c’è chiarezza si fatica anche a gestire le difficoltà. Ci saranno dei momenti difficili, non c’è dubbio, lì ci vuole la freddezza e fermezza della dirigenza nel comunicare alla città in maniera onesta e trasparente quel che accade”.
“Sotto il profilo professionale Catania è un’esperienza molto stimolante. So di avere una grandissima responsabilità in cambio di grandi sacrifici familiari, perchè purtroppo ho dovuto lasciare la mia famiglia spostandomi con i miei impegni. Non è facile e mi pesa tanto non avere la mia famiglia con me ma per avere successo a volte bisogna fare dei sacrifici. Per questa opportunità, per questo progetto, per il modo di fare calcio che si può svolgere a Catania sono disposto a sacrificarmi. C’è da correre. Ho da lavorare tanto, con il coraggio di portare avanti certe idee prendendo decisioni per il bene del Catania. Non ho il tempo di riposare tanto ma sono giovane, ho grande energia e forza. Il lavoro non mi ha mai spaventato, lo faccio con piacere e sono orgoglioso di ricoprire questo ruolo”.
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