Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com Fabio Pagliara, ex segretario della FIDAL e FIH nonché tifoso del Catania ed ex collaboratore etneo durante il periodo Gaucci, ha parlato di extracampo. Riflettori puntati sulla decisione del prefetto che ha impedito, Domenica scorsa, a molti cittadini di poter assistere alla sfida con l’Acireale e sui progetti societari riguardanti lo stadio, il campo sportivo di Nesima e l’ingresso dei tifosi in società attraverso l’azionariato.
Dottor Pagliara, domenica il Catania ha festeggiato l’11ª vittoria stagionale anche se il prepartita è stato caratterizzato da polemiche dovute alle restrizioni imposte dalla prefettura. Da uomo di sport qual’è stato il suo pensiero verso un provvedimento così stringente e penalizzante nei confronti di molti cittadini dell’hinterland catanese?
“Per prima cosa vorrei dire che le regole sono create per essere rispettate. Se il prefetto ha emesso un provvedimento del genere sicuramente avrà avuto le sue buone ragioni tuttavia, da uomo di sport e considerando anche la maturità e la correttezza dimostrata dai tifosi rossazzurri nel corso di questi lunghi anni, ho ritenuto alquanto eccessivo penalizzare così tanto le zone limitrofe alla città di Catania. Mi è sembrato abbastanza surreale considerare il comune di Acicastello o la stessa Acitrezza dei luoghi dalla forte presenza di tifosi granata piuttosto che rossazzurri. Da questo punto di vista credo che sia mancata un po’ di flessibilità anche perché non penso assolutamente che sarebbe successo qualcosa visto, come già detto, sia il grado di maturità raggiunto dalla tifoseria etnea che la gestione fortemente imperniata di valori imbastita da questa nuova società. Io personalmente avrei acconsentito ad una partecipazione molto più ampia alla partita.”
Lo stadio “Massimino” sarà oggetto di un restyling volto a migliorarne sia l’aspetto estetico che le principali criticità. Guardando però più in là nel tempo si auspica un ammodernamento ed un ampliamento del vecchio stadio o invece sarebbe più propenso verso la costruzione di una nuova arena magari in una zona un po’ più periferica e defilata?
“So che dicendo questo andrò controcorrente ma non credo che sia necessario avere uno stadio molto più ampio rispetto al numero di tifosi che già possono assistere alle partite. Credo che sia più importante concentrarsi sull’ubicazione. Se come tutti noi speriamo questa squadra raggiungerà molto presto categorie importanti uno stadio proprio al centro della città non ritengo sia il massimo o comunque non consigliabile per una città moderna. Il mio auspicio è che, qualora rientrasse nei piani del Pelligra Group, si possa prendere in considerazione la costruzione di un impianto totalmente nuovo, moderno, proporzionato – quindi non enorme come numero di tifosi – ma soprattutto ubicato in una zona un po’ più periferica e defilata. Parlando dell’immediato invece considero i lavori attualmente in essere allo stadio ‘Massimino’ adeguati e sufficienti per le categoria che da oggi in avanti andremmo ad affrontare o perlomeno fin quando non si raggiungerà la Serie B. Per questa ragione se da una parte possiamo essere contenti di questi lavori svolti sfruttando i fondi europei dall’altra dobbiamo sperare che possa essere data al presidente Pelligra la possibilità di scegliere se costruire o meno un nuovo impianto sportivo. Poi eventualmente spetterà a lui decidere se realizzare una nuova struttura in una zona diversa da quella attuale.”
Considerando la situazione ancora in divenire in merito a Torre del Grifo, il Catania sembrerebbe essersi orientato sul campo di Nesima con l’obiettivo di realizzarvi un centro sportivo. Quanto è importante nel calcio moderno e per una società ambiziosa avere a disposizione un polo di allenamento completo e polifunzionale?
“Secondo me in questa fase storica avere un impianto dentro la città, come lo è appunto Nesima, totalmente risistemato, ammordenato e perfettamente in grado di diventare il quartier generale del Catania è la soluzione migliore. Il sogno di riacquisire Torre del Grifo va rivalutato e rivisto dal punto di vista economico a seconda della produttività che può garantire. Le parole espresse da Grella e da tutti gli altri componenti societari in merito a quest’argomento mi sono sempre sembrate molto sagge e pertinenti. Tutti quanti, comprese le istituzioni, dovrebbero fare un ragionamento molto serio ed evoluto sul fatto di non continuare a tenere chiuso un impianto come Torre del Grifo perché sarebbe una sconfitta economica per tutti. Inoltre credo che la valutazione economica della struttura andrebbe rivista in base a quelle che sono le reali potenzialità di introiti e non per la bellezza di un impianto assolutamente straordinario. Per i prossimi anni quindi ritengo che Nesima sia la soluzione perfetta ma contemporaneamente il Catania insieme alle istituzioni ed a tutte le altre associazioni cittadine dovranno salvaguardare il vecchio centro sportivo da una chiusura prolungata che lo danneggerebbe gravemente in pochissimo tempo rendendolo la classica cattedrale nel deserto.”
Nel corso dell’estate si è parlato spesso dell’azionariato. A tal proposito ci sono delle novità o per il momento non sono stati effettuati ulteriori contatti tra il Catania SSD e l’associazione “Catania Rossazzurra”?
“Non sono aggiornato come lo è l’avvocato Ingrassia ma non ritengo ci siano novità sostanziali. In questo momento non credo ci sia la necessità o la volontà da parte della società di cedere una piccola parte delle proprie quote ai tifosi. Io continuo a ritenere che, seppur in maniera simbolica, sia giusto coinvolgere direttamente i tifosi perché una loro piccola presenza trasmetterebbe ulteriore continuità, supporto e senso di appartenenza. Considerando però la serenità e la tranquillità che questa società sta trasmettendo, svolgendo tutto con la massima serietà e professionalità, è perfettamente normale che fin quando la situazione si manterrà tale non si ponga il problema. Il mio auspicio è che più avanti e con i tempi giusti si possa riaprire il discorso sull’azionariato semplicemente per rinsaldare e rafforzare ulteriormente il legame ed il senso d’appartenenza tra la città e la nuova società”.
Pronostico per la trasferta di San Cataldo?
“Credo che anche nella prossima gara si potrà centrare il bottino pieno, in ogni caso l’importante sarà evitare polemiche inutili e non fare drammi perché questa non solo è la squadra più forte del campionato ma possiede anche tantissimi punti di vantaggio dalle inseguitrici. Un saluto a tutti e sempre e solo Forza Catania!”.
Si ringrazia Fabio Pagliara per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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