Mercoledì scorso è andato in archivio il girone d’andata con il Catania che ha piegato la resistenza del Trapani grazie ad un secondo tempo di carattere, che ha permesso ai rossazzurri di ribaltare il risultato nel giro di pochi minuti. Le due reti di marca etnea hanno portato la firma di centrocampisti. Prima Marco Palermo con una perfetta incornata (altrettanto pregevole l’inserimento) ha superato il portiere granata prima di correre esultante sotto la Nord, poco dopo Giuseppe Rizzo ha scatenato tutta la propria gioia trovando il varco giusto per colpire la difesa ospite e fissare il 2-1.
Centrocampo decisivo nell’economia dell’incontro. Sia Rizzo che Palermo hanno fornito un contributo lodevole in termini di qualità e quantità, ben supportando Lodi che, in cabina di regia, ha disegnato traiettorie interessanti ed efficaci a beneficio della manovra. Mediana equilibrata, di sostanza e qualità, quella che mister Giovanni Ferraro ha opposto al Trapani. Da sottolineare, inoltre, che per la prima volta in questa stagione il tecnico rossazzurro ha schierato nel tradizionale 4-3-3 tre centrocampisti Over.
Centrocampo orfano del classe 2004 Vitale – fisiologicamente in calo nelle prestazioni – ed è stata una scelta tecnica per certi aspetti coraggiosa, visto che il giovane di proprietà della Sampdoria figurava spesso tra gli intoccabili. La soluzione di non inserire elementi Under in mezzo è piaciuta a Ferraro, che potrebbe proporla più spesso nel corso del girone di ritorno. Non è un caso se la dirigenza, in sede di mercato, dovrebbe ufficializzare a gennaio anche l’ingaggio di un terzino sinistro 2004 di sicuro affidamento, garantendo ulteriori opzioni all’ex allenatore del Giugliano nel caso in cui non utilizzasse dal 1′ Vitale a centrocampo.
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