Nell’anno della rinascita in salsa siculo-australiana dei colori rossazzurri, il Catania sta dominando in lungo ed in largo il Girone I della Serie D. Numeri alla mano l’Elefante è l’unica squadra (insieme al Nardò nel Girone H) a non aver mai perso in quarta serie, vanta la seconda migliore formazione per media punti di tutta la Serie D con 36 punti conquistati in 14 gare (media di 2,57 p.p superata solo dal Sestri Levante, nel Girone A, con 2,68 frutto di 43 punti in 16 confronti) e, soprattutto, un vantaggio di undici lunghezze dalle dirette inseguitrici.
Adesso però il Catania attraversa una piccola fase di appannamento, certificata anche dal fatto che alcune formazioni vantano un rendimento migliore nelle ultime cinque giornate rispetto alla truppa di mister Ferraro, che ha raccolto 9 punti in 5 gare quindi con una media di 1,8 p.p). Meglio, seppur di un punto soltanto, Locri e Sant’Agata. Nulla di preoccupante visto che il vantaggio sul secondo posto appare un’ancora ben salda verso l’obiettivo finale e che, contemporaneamente, le inseguitrici più temibili e meglio attrezzate non stanno riuscendo ad approfittare di questo momento.
Sarà importante però lavorare su questa piccola fase di down restituendo nuove certezze alla squadra. Ultimamente si registra un calo della prolificità offensiva passata da 24 reti in 9 gare (media di 2,66 p.p.) a 6 gol nelle ultime 5 gare (media di 1,2). Il prezzo più alto lo stanno pagando gli attaccanti. L’ultimo interprete del reparto avanzato in grado di scardinare la porta avversaria è stato l’italo-brasiliano Jefferson, capace di siglare una doppietta il 13 Novembre scorso contro il Canicattì. Guardando gli altri esponenti del reparto offensivo, ma escludendo per ovvie ragioni Litteri (infortunato) e Chiarella (sceso in campo soltanto con la Sancataldese dopo più di due mesi trascorsi ai box), appare evidente che in questa fase la compagine etnea fatichi in zona gol.
Manuel Sarao, 3 reti e 2 assist in 13 presenze, non segna dallo 0-4 di Paternò (23 Ottobre) così come Andrea Russotto (2 gol ed 1 assist nell’arco però di 307 minuti complessivi), mentre occorre andare ancora più a ritroso nel tempo per ritrovare nel tabellino dei marcatori Giovinco, 1 rete siglata lo scorso 19 Ottobre ma in appena 215’ giocati, De Luca, 2 gol l’ultimo dei quali realizzato su rigore contro la Mariglianese il 16 Ottobre, ed il duo Sarno-Forchignone entrambi andati a segno una volta rispettivamente con Castrovillari (4-0) e Vibonese (3-0). Ad inizio stagione si ipotizzava come l’attacco etneo avesse una potenza atomica rispetto alle difese della Serie D eppure soltanto Jefferson, arrivato in corso d’opera, sta mantenendo un rendimento costante (7 reti in 327’ quindi all’incirca un gol ogni 47 minuti). La grinta, l’aggressività e gli atteggiamenti molto spesso ultradifensivisti degli avversari non aiutano.
Un calo è fisiologico, mister Ferraro ed il suo staff lavoreranno nei prossimi giorni serenamente con la squadra per trovare le soluzioni adeguate al ripristino della piena efficacia offensiva, avendo mezzi e risorse per poterlo fare. In un contesto di squadra che vede 13 differenti calciatori andati finora a segno e con il Catania che continua a registrare il migliore attacco del torneo, senza un vero antagonista ai rossazzurri.
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