L’ultimo impegno del 2022 lontano dal “Massimino” si conclude come peggio non avrebbe potuto per il Catania che cede il passo ad un Santa Maria Cilento cinico, ben messo in campo e molto più cattivo agonisticamente. Formazione etnea che può recriminare per la mancata concessione almeno di un penalty, anche se nel corso dei novanta minuti non ha mai brillato per intensità, ritmo e mordente. Primo tempo costellato da tantissimi errori in fase d’impostazione e poche occasioni da gol. Nonostante i cinque cambi operati già entro l’ora di gioco la musica non è cambiata neanche nel corso della ripresa che anzi ha visto la formazione di casa siglare il gol vittoria grazie ad un pasticcio difensivo.
CRONACA
Primo Tempo
Parte subito forte il Catania che però sciupa una grandissima occasione con De Luca che, tutto solo a centro area, scivola al momento di calciare a rete cestinando lo splendido assist di Sarao (5’). Padroni di casa che rispondono con la volée di Bonanno troppo fuori misura (18’). I rossazzurri provano a rendersi pericolosi in contropiede ma Sarao di controbalzo centra l’esterno della rete (21’). Bella la trama di gioco imbastita dagli etnei al minuto 24 con Giovinco che pesca De Luca a centro area il quale, con uno splendido tacco al volo, serve sulla corsa Sarao poco lucido però nel momento di calciare in porta. Partita che si infiamma verso la mezz’ora prima con la torsione aerea di Sarao che sorvola di pochissimo il sette e poi con il colpo di testa a botta sicura di Diop sul quale si fa trovare prontissimo Bethers. Portiere etneo protagonista in negativo 60” dopo quando, sbagliando i tempi di uscita, si fa anticipare di testa da Bonanno (36’).
I rossazzurri però non ci stanno e, di prepotenza, pareggiano subito i conti grazie a Marco Palermo, lesto e lucido nel trafiggere Grieco al termine di una concitata azione da calcio d’angolo (38’). Nel finale Catalano a giro sfiora l’eurogol (42’).
Secondo Tempo
Ad inizio ripresa cambia tutto mister Ferraro che, grazie agli inserimenti di Lubishtani, Somma, Chiarella e Russotto (al posto di Vitale, Ferrara, Boccia e De Luca), modifica lo schieramento tattico dei suoi passando ad un 4-2-3-1. Proprio il numero 7 tenta la giocata personale ma il suo tiro di prima intenzione si perde abbondantemente sul fondo (53’). Verso l’ora di gioco l’Elefante esaurisce le proprie sostituzioni chiamando in causa anche Sarno al posto di Giovinco.
Nonostante i cambi non si accende il Catania che tenta di andare al bersaglio sfruttando le giocate estemporanee ma Rizzo di controbalzo non inquadra lo specchio della porta (65’). Pochi istanti più tardi recriminano gli etnei per la mancata concessione di un penalty ai danni di Sarao, toccato sul piede d’appoggio dal difensore avversario (68’). Al minuto 70 il Santa Maria Cilento tenta di farsi male da solo quando Morlando di testa anticipa Grieco e e per pochissimi centimetri non beffa, di testa, i propri compagni.
Quando la partita appare in totale equilibrio la difesa catanese si lascia sorprendere dal movimento a tagliare di Tandara che, da terra, beffa Bethers per il nuovo vantaggio giallorosso (75’). Al minuto 85 Sarao, di testa, si mangia il gol del pareggio sparando alto sulla traversa. in pieno recupero (90’+2) Maio recupera palla e tenta, senza fortuna, la botta da fuori. A pochi istanti dal fischio finale (90’+4) Sarao con la punta del piede trova la spalla del portiere avversario. Al termine dei cinque minuti di recupero mastica amaro il Catania per aver giocato ben al di sotto delle proprie potenzialità perdendo la propria imbattibilità stagionale. Adesso testa all’ultimo impegno dell’anno solare contro il Trapani prima della sosta.
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