VITTORIA DI MISURA: al Catania basta un’autorete per archiviare la pratica Acireale

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Nel tredicesimo turno di campionato il Catania fa suo il derby etneo contro l’Acireale. Un Elefante non brillantissimo sul piano del gioco ma molto battagliero e grintoso batte di misura l’Acireale sfruttando una clamorosa autorete realizzata da Cannino al termine della prima frazione. Nella ripresa si è visto invece un Catania più spumeggiante, merito anche dell’ingresso devastante di Andrea Russotto, autore di uno straripante secondo tempo.

CRONACA

Primo Tempo

Dopo una prima fase di studio è l’Acireale a tentare la fortuna con l’azione personale dell’ex Limonelli il quale, dopo una rapida serpentina, lascia partire un velenosissimo rasoterra che costringe all’intervento in tuffo Bethers. Dal calcio d’angolo che ne consegue granata vicinissimi al gol con il colpo di testa di Guarino che sorvola di pochissimo la traversa (11’). Il Catania risponde (19’) con Vitale che, da ottima posizione, non sfrutta il cross basso di Boccia.

Verso la mezz’ora (34’) l’Elefante spreca una pericolosa ripartenza con Sarno che tenta un improbabile pallonetto dalla distanza. In pieno recupero (45’+1) il Catania trova il vantaggio sfruttando un’autorete. Autore dello sfortunato intervento Cannino il quale, nel tentativo di anticipare De Luca, incorna nella propria porta il traversone forte e teso di Rapisarda.

Secondo Tempo

Ad inizio ripresa mister Ferraro decide di operare il primo cambio inserendo Andrea Russotto al posto di Sarno e proprio il numero 7 pennella in mezzo un pallone che De Luca deve solo spingere in fondo al sacco ma Giappone, con un riflesso felino, respinge la sfera. Sulla ribattuta si avventa Sarao che di controbalzo rimpalla sfortunatamente sullo stesso De Luca (57’). Pochi istanti più tardi proprio il numero 17 insieme a Ciccio Lodi vengono richiamati in panchina sostituiti rispettivamente da Jefferson e Palermo. A 10’ dalla fine l’Elefante conclude le proprie sostituzioni con gli ingressi di Ferrara e Forchignone al posto di Sarao e Boccia. Nel mentre Jefferson tenta la conclusione piazzata peccando però troppo di precisione.

Nel finale (88’) Castellini, incuneatosi nell’area avversaria, viene sgambettato da Francesco Palermo ma il direttore di gara lascia proseguire tra le vibranti proteste etnee. Al termine di otto minuti di recupero esulta il Catania per essere riuscito a centrare l’undicesimo sigillo stagionale nonché settimo tra le mura amiche. Da Martedì invece testa e gambe alla trasferta di San Cataldo dove, lo scorso 21 Agosto, l’Elefante è stato estromesso ai calci di rigore dalla Coppa Italia di categoria.

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