Nel corso di ‘Sport Sicilia Preview’, trasmissione sportiva su Telecolor, sono state messe a confronto le statistiche di Catania e Canicattì, avversarie domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”. I dati tengono conto di tutti i gironi del campionato di Serie D. Tra le due squadre si nota una chiara differenza nei numeri.
A proposito di questo, il Vice Presidente ed Amministratore Delegato del Catania Vincenzo Pelligra ha sottolineato come siano “solo numeri ma poi conta il campo, fare gol, non prenderli”. “I numeri – ha aggiunto – servono per conoscerli e cercare di capire dove possiamo migliorarci ma non perdendo di vista che domenica alle 14.30 giochiamo contro una squadra con 11 uomini in campo e tutti i numeri rimangono nei computer. Non bisogna mai essere presuntuosi nell’affrontare una partita ma sono convinto che il Catania debba pensare a fare la sua gara con grande forza, energia, convinzione. Altrimenti non puoi giocare a Catania”.
Dalla visionatura tecnica dell’avversario a cura del match analyst Gianluca Russo, si evidenzia che il play del Canicattì è il calciatore principalmente da tenere d’occhio. “Santo Privitera l’ho avuto un paio di anni in D ed Eccellenza – spiega Russo –, nelle palle inattive è micidiale. Riesce a mettere questi calci d’angolo con una precisione pazzesca, fuori categoria. Un’altra chicca sono le lunghissime rimesse laterali dello stesso Privitera, che ogni campionato lo conclude con 22-23 assist su palla inattiva. I biancorossi giocano con un 4-3-3 classico. Privitera verticalizza sempre, loro cercano l’inserimento con le mezzali, giocano dal basso, la fase di non possesso rappresenta la nota dolente di queta squadra perchè spesso i difensori del Canicattì sono fuori dalla porta quindi soffrono la lettura su palla alta, non seguono i tagli degli attaccanti sulle traiettorie alte, difesa un pò statica e lentuccia”.
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