A ventidue anni di distanza dall’ultimo confronto torna nuovamente in scena il derby tutto etneo tra Catania ed Acireale. L’ultima volta, nei sedicesimi di Coppa Italia di Serie C del 1 Novembre 2000, gli etnei si imposero per due reti a zero (15’ Cicconi, 85’ Capparella) ribaltando completamente il punteggio maturato nella gara di andata (1-0 per i granata) ed approdando così agli ottavi di finale della competizione. Allora vigeva una categoria di differenza tra le due formazioni visto che l’Elefante militava nel Girone B di C1 mentre la formazione acese occupava i bassifondi della C2 (Girone C). Da quel momento le due squadre non si sono più incrociate avendo intrapreso percorsi sportivi totalmente differenti accomunati però entrambi dal dramma del fallimento.
Dopo tanti anni bui i granata proseguono la militanza in Serie D. Il Catania del presidente Pelligra al suo primo (e si spera unico) anno tra i Dilettanti sta letteralmente dominando il Girone I avendo conseguito finora 10 vittorie e 2 pareggi in dodici confronti. Rossazzurri che in questo momento sembrano una schiacciasassi inarrestabile con 32 punti in classifica, distanti addirittura 20 lunghezze dall’Acireale, quintultimo con appena 12 punti conquistati in altrettante partite. Sebbene per i granata il compito possa sembrare quasi proibitivo, gli acesi tenteranno in ogni modo di fare risultato per cercare finalmente di uscire dalla zona calda della classifica. L’Elefante invece vorrà centrare l’undicesima vittoria stagionale per continuare a macinare punti nel tentativo di conseguire il più in fretta possibile l’aritmetica promozione in C.
Piegare le resistenze dell’Acireale però non sarà semplice visto che, nonostante la posizione in classifica, la squadra di mister Costantino possiede la Seconda Miglior Difesa del campionato con soli 9 gol subiti. Se la retroguardia rappresenta il fiore all’occhiello dei granata, l’attacco è il settore più carente con appena 9 reti realizzate (Terzo Peggior Attacco). Attenzione a non sottovalutare il prossimo avversario sia perché, come dichiarato dallo stesso allenatore Costantino, voglia, motivazione, e grinta da parte dei granata non mancheranno di certo, sia perché, analizzando il rendimento esterno, emerge come l’Acireale riesca ad esprimersi meglio lontano dalle mura amiche.
Gli unici due successi stagionali acesi sono arrivati, ad inizio stagione, proprio fuori casa a Castrovillari (0-4) e San Cataldo (0-1), anche se, da quel momento, si sono susseguiti soltanto un pareggio, a Ragusa per 2-2, e due sconfitte, entrambe per 1-0 con Licata e Santa Maria Cilento. Considerando la crisi di risultati, con la vittoria in campionato che manca da sette giornate, e la necessaria modifica degli obiettivi stagionali (adesso si punta esclusivamente alla salvezza) per l’Acireale la sfida del “Massimino” rappresenta la classica partita della vita.
Per l’occasione mister Costantino potrebbe riproporre lo stesso modulo visto con la Vibonese (4-2-3-1) con Giappone in porta; Guarino e Brugaletta al centro della difesa, Mollica (o Tumminelli) e Medico i due esterni difensivi; Francesco Palermo o Bucolo e João Pedro in mediana. In avanti il trequartista Limonelli è quasi certo di una maglia da titolare mentre pesa l’assenza della prima punta Carbonaro (capocannoniere della squadra con 4 centri). Lo Monaco e Savanarola dovrebbero supportare il centravanti Arquin.
In casa Catania i dubbi per mister Ferraro riguardano principalmente il ruolo del quarto under. Se il portiere Bethers, Rapisarda sulla fascia destra, Lorenzini al centro della difesa e Castellini sono le certezze assolute, la controversia principale è relativa al ruolo di Somma e Boccia. Qualora dovesse giocare l’ex Palermo allora Castellini verrebbe traslato sulla corsia mancina altrimenti in quel settore spazio a Boccia, con il nuovo acquisto Pedicone che potrebbe essere chiamato in causa a gara in corso. Da attenzionare anche il centrocampo che, a seconda della pesantezza del terreno, potrebbe vedere proprio come domenica scorsa l’impiego dei tre mediani Rizzo, Vitale e Palermo con Ciccio Lodi che in questo caso si accomoderebbe in panchina. In attacco molto dipenderà dalla scelta dell’under sebbene Sarno e Sarao dovrebbero partire titolari. Jefferson quasi certamente sarà impiegato a partita in corso mentre sulla corsia di sinistra si contenderanno il posto De Luca, Giovinco, Russotto e Forchignone. Torna Chiarella, ma dovrebbe partire dalla panchina.
Due terzi della terna arbitrale saranno piemontesi con il direttore di gara, Jules Roland Andeng Tona Mbei, proveniente dalla sezione di Cuneo (ma di chiare origini senegalesi) che sarà coadiuvato da Vincenzo Russo (Nichelino). Il calabrese Mirko Bartoluccio di Vibo Valentia sarà invece l’altro assistente.
Nonostante la capienza del “Massimino” sia stata aumentata a circa 20 mila unità, per motivi di ordine pubblico oltre ai tifosi ospiti tanti sostenitori rossazzurri dell’hinterland catanese ma geograficamente vicini ad Acireale saranno impossibilitati ad andare allo stadio. Per tutti coloro che non potranno assistere alla partita dal vivo si ricorda che la gara sarà trasmessa in chiaro ed in esclusiva in diretta TV sul canale 11 del d.t. (Telecolor) ed in live streaming sul sito www.telecolor.it al costo di 1,99 € (singola partita).
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