Il Vice Presidente Vincenzo Grella lo ribadisce spesso: la mentalità del Catania SSD deve essere quella di migliorarsi, sempre. La ricerca costante del miglioramento per caratterizzare il percorso di una società che intende portare avanti con stile e lungimiranza il progetto di rilancio dell’Elefante. Anche dopo una vittoria molto sofferta, non può che esserci soddisfazione all’interno dell’ambiente. Perchè vincere nove partite di seguito non è da tutti e nulla è scontato. Soprattutto quando ti chiami Catania e qualsiasi avversario si prepara a vendere carissima la pelle sognando un risultato di prestigio.
Il Città di Sant’Agata ha fatto un figurone al “Massimino”, oltretutto davanti a 15mila spettatori. Le gambe non tremavano ai biancazzurri. C’era, anzi, il giusto approccio alla partita e tanta applicazione da parte di una formazione che ha lottato fino all’ultimo istante nella speranza di strappare via almeno un punto dalla trasferta etnea. Il Catania, però, nonostante sia incappato in un pomeriggio poco brillante è riuscito a trovare il guizzo vincente colpendo al momento opportuno. Il gruppo si è unito e stretto nelle difficoltà, trascinato dalla spinta di un pubblico capace di mettere le ali, sfruttando la forza dei singoli inseriti in un contesto di squadra dove affiatamento e spirito di sacrificio vanno di pari passo.
Non è stato un bel Catania, ma spesso la Serie D ci abitua a partite “sporche” dove l’agonismo e l’intensità prevalgono su tutto il resto. Complimenti al Sant’Agata per la convincente espressione di gioco; applausi a scena aperta per un Catania che, potenzialmente, poteva fare molto meglio domenica ma che se ha raccolto 27 punti su 27 a disposizione possiede indiscutibilmente valori tecnici e morali fuori categoria. Il campionato, però, non finisce oggi. Otto punti di vantaggio sul Lamezia Terme secondo classificato rappresentano un buon margine, ma basta davvero poco per complicare le cose.
La squadra di Ferraro appare mentalizzata in tal senso, non perdendo di vista il raggiungimento dell’obiettivo. Sa di avere rischiato di compromettere il risultato, ma ha saputo soffrire nella consapevolezza della propria forza e delle tante risorse di cui dispone: unione all’interno dello spogliatoio, grande qualità, rosa ampia ed una guida tecnica intelligente, che sta dimostrando di sapere gestire tante teste ragionando con il Noi. Avanti così, dunque. Correggendo le lacune emerse domenica e lavorando con ancora più impegno e determinazione verso la sfida di Cittanova.
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