Ai microfoni di Telecolor, il giornalista Alessandro Vagliasindi si è soffermato ampiamente sul pareggio maturato a Cittanova, ma anche su alcuni aspetti legati alle infrastrutture ed al prossimo avversario del Catania in campionato, il Canicattì. Queste le parole evidenziate:
“Il ricorso alla stessa formazione per tante partite consecutive dà la possibilità anche a chi studia in videotape il Catania di prendere i dovuti accorgimenti. Già contro il Città di Sant’Agata si era visto un deficit di brillantezza nell’arco dei 90′. Gli stessi interpreti hanno disputato chi cinque, chi sette partite consecutive ed è inevitabile che, dovendo sfoderare prestazioni sempre di un certo livello, la continuità di queste gare li ha messi in una condizione fisica ma anche mentale leggermente inferiore”.
“I segnali della partita contro il Città di Sant’Agata lasciavano presagire che Ferraro invertisse il piano gara, magari facendo giocare dall’inizio Giovinco, Russotto, lo stesso De Luca, Palermo per poi, magari, qualora le contingenze della partita lo avessero richiesto, mettere dentro giocatori con un minutaggio pressochè continuo acquisito nelle precedenti partite. Invece Ferraro ha ritenuto di non avvertire la necessità di dare minutaggio inferiore ai protagonisti perchè era una partita preparata nell’arco di una settimana, cambiando il solo Sarao con Jefferson. Ne ha avuto in cambio una prestazione molto al di sotto degli standard usuali del Catania mettendo in evidenza, a mio avviso, il logorio di alcuni interpreti che necessitano adesso di tirare il fiato, dando spazio magari a qualcun altro. In fondo questa rosa è sempre stata descritta di soli titolari, quindi bisogna mettere in qualche modo in pratica questi teoremi. Se sono tutti titolari, cambiando interpreti il prodotto non dovrebbe cambiare in termini di qualità“.
“Il Catania domenica non è riuscito a fraseggiare tenendo i ritmi troppo bassi, facendo così il gioco del Cittanova. Tutte queste considerazioni non devono diventare un processo al Catania, ce ne guarderemmo bene perchè nove vittorie ed un pareggio sono un risultato assolutamente eccezionale ma si è persa un’occasione perchè si giocava sul campo di una squadra reduce da quattro sconfitte e 11 gol al passivo nelle ultimi 4 gare, quindi non si è approfittato del passo falso interno del Lamezia Terme togliendo la possiblità di allungare di altre due lunghezze in vista del confronto diretto in programma tra due settimane a Lamezia. Ritengo che ci sia da imparare da parte di un pò di tutti rispetto al mezzo passo falso di Cittanova e fare una serena disamina dello stato di salute di questa squadra per apportare quei correttivi necessari che possano consentire al Catania di recuperare il deficit di brillantezza”.
“Dove il gioco non era possibile farlo scorrere nel modo più congeniale anche per le dimensioni del campo, doveva portare all’incasso il Catania la migliore tecnica individuale dei suoi interpreti che invece non è mai stata evidenziata nel canovaccio della partita perchè quasi sempre il triplicare la marcatura da parte dei giocatori del Cittanova ha avuto la meglio sulle possibile invenzioni e giocate dei rossazzurri. Tutto passa a mio avviso dal centrocampo, che forse è il reparto che in Calabria – tranne Vitale – ha avuto i maggiori problemi. Sarebbe riduttivo limitare l’analisi della gara al calcio di rigore non concesso al Catania”.
“L’unica squadra che ha ritenuto opportuno non marcare Lodi, il Paternò, le ha prese di santa ragione. Le altre squadre mettono in quella zona del campo giocatori per bloccare le linee di passaggio. E quando ci sono queste difficoltà io mi aspetto dei correttivi a gara in corso. Non solo l’attacco da correggere ma serviva, a mio avviso, l’ingresso di un giocatore come Marco Palermo che in altre circostanze ha dato il cambio di passo, delle soluzioni diverse anche palla al piede. Quindi tra le valutazioni fatte da mister Ferraro, quella di non aver schierato neanche per un minuto Palermo mi lascia onestamente un pò perplesso”.
“In casa Catania ci sono al centro delle valutazioni legate al futuro del club anche sotto il profilo delle infrastrutture. Questi sono giorni importanti approfittando della presenza di Ross Pelligra a Catania. Penso che le valutazioni che si stiano effettuando siano funzionali ad assumere delle decisioni nel più breve tempo possibile per non perdere altro tempo sulla pianificazione per la costruzione di un impianto nuovo, di tutto quello che serve a un settore giovanile in grado di portare dei risultati importanti. Pelligra sta cercando di dare l’indirizzo su certe scelte strategiche per far sì che il progetto Catania possa decollare al più presto“.
“Canicattì? Squadra che ha molte difficoltà quando gioca in casa, invece in trasferta finora ha piazzato anche due vittorie, segno che riesce tatticamente ad organizzarsi bene quando può aspettare l’avversario di turno. Sul piano tattico mi aspetto un atteggiamento simile a quello del Cittanova da parte della formazione allenata da Bonfatto che, eccezion fatta per Manfrè, non ha dei veri e propri terminali offensivi”.
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