Antonio Spina, attraverso un articolo redatto per ilcalciocalabrese.it, analizza il pareggio riportato a Cittanova tra la formazione locale e quella del Catania, evidenziando le difficoltà incontrate dalla squadra rossazzurra ed i pregi della compagine guidata da Danilo Fanello (==>> qui le dichiarazioni del tecnico giallorosso nel post gara):
“Il Cittanova riesce nell’impresa di fermare davanti al proprio pubblico la corazzata Catania, protagonista prima di oggi (ieri per chi legge, ndr) di un percorso perfetto fatto di nove successi consecutivi. Finisce a reti inviolate (0-0), nel contesto di una gara che i padroni di casa hanno interpretato al meglio, proponendo una difesa arcigna ed affidandosi alle ripartenze che avrebbero potuto avere miglior sorte, se sfruttate diversamente. Un punto d’oro quello conquistato che potrà far iniziare un nuovo campionato da qui in avanti. D’altro canto, ospiti poco brillanti che escono dal terreno di gioco con la consapevolezza di aver offerto una prestazione al di sotto delle proprie potenzialità ”.
A proposito della performance del Catania, “ospiti che peccano di fluidità della manovra per via di diversi errori in fase di impostazione, soprattutto con Lodi non nella sua giornata migliore, sostituito nella ripresa da Giovinco”.
Nei secondi quarantacinque minuti di gioco, “rossazzurri che alzano il proprio baricentro ed un Cittanova che si chiude bene e non disdegna ripartenze fastidiose. Ferraro le prova tutte per sbloccare un match divenuto complicato col passare dei minuti, gettando nella mischia i vari Sarao, Giovinco e Russotto. Cittanova che ha ancora di più abbassato il proprio raggio d’azione, passando ad un 5-4-1 molto difensivo che non consente al Catania di creare azioni pericolose nonostante la presenza in campo di Sarao, De Luca, Russotto e Giovinco. Nel finale di gara Ferraro prova a modificare qualcosa facendo ruotare la posizione in campo dei suoi attaccanti, ma mancano gli spazi per affondare i colpi”.Â
“Al 95′ il Catania reclama un rigore per un presunto fallo su Sarao – si legge ancora – anche se per il direttore di gara, Mattia Nigro di Prato, non ci sono i presupposti per il tiro dagli undici metri. Il match si conclude con la panchina etnea che va in escandescenza. A farne le spese è il mister Ferraro, allontanato dal terreno di gioco per proteste”.
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