L’EDITORIALE – No agli allarmismi, sì agli accorgimenti per migliorare: continua la marcia rossazzurra

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foto pagina Facebook Catania SSD

Dieci risultati utili di fila. Il Catania ottiene un pari dalla trasferta di Cittanova in una sfida particolarmente insidiosa e ricca di temi da analizzare. Si interrompe la serie di vittorie consecutive, ma continua a non perdere la squadra di Giovanni Ferraro, tra l’altro espulso nel finale (prima espulsione in carriera per l’allenatore campano) di una gara segnata anche da decisioni arbitrali molto discutibili. Il rigore reclamato da Sarao era sacrosanto e, se decretato e segnato, avrebbe potuto farci parlare d’altro. Sicuramente, però, non è stato un Catania brillante e propositivo, anzi.

La prestazione dei rossazzurri ha risentito di diversi fattori avversi, partendo dalla natura del campo che ha ospitato il match, passando anche per la difficoltà di alcuni interpreti di adattarsi al rettangolo verde: in questo caso parliamo dei giocatori tecnicamente dotati nel cambio gioco e nel trovare spazi in ampiezza e profondità. In tal senso, richiamando al concetto sempre espresso dal tecnico degli etnei, poteva risultare efficace qualche cambiamento nell’undici tipo per giocare una gara più “di sfondamento”.

In tanti scalpitano da settimane per avere un’occasione e forse è giunto il momento per provare ad aprire loro una finestra meritata per il grande impegno palesato in allenamento. Il bicchiere è certamente mezzo pieno e dopo tutte queste gare di campionato senza steccare mai non potrebbe essere altrimenti; gli appunti se costruttivi rappresentano una ulteriore opportunità di crescita, non un malsano tentativo di destabilizzare un gruppo che sta facendo davvero bene.

È emersa a Cittanova, comunque, l’imprescindibile necessità di disporre della migliore catena di destra per scardinare gli avversari, se calano Rapisarda e Sarno, si fa fatica a costruire occasioni. Quando entrambi hanno acceso la luce, Rizzo è andato a un passo dalla marcatura. A centrocampo, invece, si deve lavorare molto: quando gli avversari di turno fanno densità in mediana, si soffre e non poco l’inferiorità e la staticità caratteristica di alcuni calciatori del Catania.

Il lavoro della dirigenza rossazzurra non lascia molto spazio ad alibi e ulteriori approfondimenti: all’emergere di una criticità, la soluzione per risolverla è già “in casa”. Per questo occorre riprendere le fila del discorso con ottimismo e fiducia, la strada resta quella buona per pervenire alla vittoria della Serie D e quindi l’accesso al professionismo.

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