LA SICILIA: “Catania, il percorso perfetto non esiste. L’attacco incide poco ma si vince con la testa”

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Altri tre punti incamerati dal Catania. “Unico aspetto che conta – si legge –, unico elemento che detta le condizioni nel calcio nostrano”. Un Catania che sta letteralmente “disintegrando ogni record con un ruolino di marcia già degno di menzione negli almanacchi di storia”.     Sono 13 i punti di vantaggio sul secondo posto, i rossazzurri “stanno monopolizzando a furia di vittorie il torneo”. Per certi versi “troppo ampia la differenza tecnica, sebbene una partita duri sempre novanta minuti ed abbia una storia a sè”. Per chi insegue, “la scalata è complicatissima già a novembre”.

Viene sottolineato come non esista il percorso perfetto. “Scontato, ma non poi così tanto, puntualizzarlo. Anche per questa ragione si spiega la poco brillante prestazione rossazzurra contro l’Acireale”. C’è da considerare anche che, in questa fase della stagione, l’attacco rossazzurro “incide poco”. De Luca “ha pregustato un gol che ancora non arriva, Jefferson non ha punto ed è notizia, Sarao non trova la via della rete da oltre un mese, ma sta di fatto che questo Catania vince. Usando la testa e rischiando poco”.

Di calo “non si può parlare, visto lo score fantasmagorico di questi tre mesi e mezzo di campionato. Di flessione fisica fisiologica probabilmente sì, ma è un aspetto che perde d’efficacia al palesarsi della classifica”. Da quando tutti ne hanno memoria, “solo la sostanza produce punti in classifica” e in questa squadra “nessuno prende sottogamba la categoria, sebbene molti elementi dell’organico non l’abbiano mai disputata”.

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