LA SICILIA: “Il Catania capolista, una supremazia spiegata in nove fasi”

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Il quotidiano locale mette in evidenza i fattori che hanno contribuito a raccogliere, fin qui, soltanto vittorie per il Catania. Innanzittutto la lettura del tecnico. “Il primo a metterci la faccia, l’ultimo a prendersi i meriti”. Ferraro si sta rivelando “leader silenzioso ed equilibrato. Impeccabile nelle scelte, ancor di più nella lettura delle partite a gara in corso: non è un caso che gran parte delle vittorie più sudate arrivino dopo una girandola di cambi produttiva”.

C’è, poi, la difesa d’acciaio. Cinque le reti subite finora, “dato che dà l’idea di come sia stato ben costruito e organizzato il reparto arretrato”. Si sottolinea specificamente la qualità degli under. “Se in nove partite si sono rivelate alcune promesse come Bethers, Castellini, Vitale, Forchignone e Chiarella (ma ce ne sono altri ancora pronti a sbocciare) il merito è dello scatenato direttore sportivo Laneri, ma anche della fame di successi degli stessi calciatori”.

Altro aspetto, una maglia per tutti. Nove vittorie stagionali e undici marcatori diversi dimostrano l’importanza di ogni singolo calciatore nel progetto. “Un blocco di ‘fedelissimi’ c’è già, ma il tecnico di Vico Equense ha già lasciato intendere che la rotazione di tutti gli effettivi sarà fondamentale per centrare il successo finale”.

Altro aspetto determinante, l’esperienza al potere. “Le sgroppate di Rapisarda sulla fascia destra, insieme all’astuzia di Sarno o la sostanza di Rizzo, hanno confermato come, al fianco di una buona batteria di under, sia essenziale anche l’apporto dei più esperti”.

Fondamentale, inoltre, il fatto che vi sia “la giusta armonia nello spogliatoio” fra panchinari, titolari e chi siede in tribuna. “Tra le chiavi dei risultati fin qui ottenuti, la presenza di una dirigenza seria ed un progetto fatto di passione e vera progettualità”, la spinta del tifo e la staffetta offensiva: “da Sarao a Jefferson, da De Luca a Forchignone, Sarno, Giovinco, Russotto e Chiarella. In attesa di rivedere Litteri, l’attacco etneo ha stupito in positivo, senza probabilmente far vedere ancora tutto il potenziale”.

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