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Il titolo ripreso dall’edizione locale del quotidiano evidenzia il grande entusiasmo che si respira in città per un progetto “a lunga scadenza all’apice del quale c’è un sogno, per ora lontano ma non irraggiungibile, come la Serie A”. Il Catania vince, “i tifosi sognano, la società gestisce e programma”. Nove vittorie di fila “sono un bottino che si potrà amministrare anche quando arriveranno, come sostiene Giovanni Ferraro, le difficoltà”. Fermo restando che non è mai facile prevalere.
“Tra i giocatori, almeno la domenica sera o alla fine delle partite, l’entusiasmo cresce e diventa di dominio pubblico grazie ai social. Scaramanzia o abitudine consolidata, molti postano il selfie scattato nello spogliatoio con la scrtta ‘Pattenu i cavaddi’, ovvero i cavalli sono partiti, lanciati verso un traguardo che s’avvicina ogni giornata che passa. Rizzo è uno degli animatori, ma ieri l’altro anche Jefferson, dopo il gol su rigore a fine partita, ha mostrato la scritta su una maglia preparata appositamente”.
“La presenza costante di 15mila al ‘Massimino’ è diventata una consuetudine che dà vigore alla corsa dei rossazzurri. Coreografie, incitamento, esultanze da brivido rimandano alle otto stagione vissute dal vecchio club in Serie A”. Tuttavia, come sottolineato dal direttore Laneri, non bisogna dimenticare la dimensione attuale, «una Serie D da vivere calandoci in una realtà tutta particolare che non permette distrazioni». La presenza in città di Ross Pelligra “lascia spazio a una programma futura”, che passa anche “attraverso la conferma dell’ossatura base della squadra attuale, con particolare attenzione ai giovani”. E poi c’è il nodo impianti da risolvere.
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