JEFFERSON alla stampa locale: “Mi lusinga l’affetto dei tifosi. Società da Serie A. Sfida di Lamezia da preparare al top”

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ e ‘La Gazzetta dello Sport’ in rassegna

Autore di sette reti finora con la maglia del Catania e capocannoniere del girone D in compagnia di Randis (Ragusa) e Vitale (Sant’Agata), l’attaccante Jefferson racconta il felice momento che sta attraverso ai microfoni di Corner, su Telecolor:

LA SICILIA

“Il traguardo è ancora lontano, ma giorno dopo giornio lavoriamo per arrivarci. Sono entrato, ho fatto due gol; è stato piacevole. Ma al Massimino vivere un’atmosfera del genere è una cosa fantastica. La grande spinta della città mi ha reso felice”.   

“L’affetto dei ragazzini lo avverto, sono stato un tifoso pure io e so come la pensano i giovani. Mi scrivono «ti adoro, sei un idolo, segna per no». Tutto questo mi lusinga. La maglia con la scritta ‘Pattenu i cavaddi’? Idea grandiosa di Peppe Rizzo che unisce noi ed i sostenitori. Un tormentone che tutta la città conosce”.   

“Passo di danza in occasione del gol? Ho fatto un cenno al balletto per abitudine. Se ci penso, alla danza, faccio gol e allora diventa quasi una scaramanzia. Lamezia? Non credo che il match sarà decisivo, ma potrebbe indirizzare il campionato in un certo modo. Noi vogliamo far felice la città portandola in alto”.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

“E’ stato importate aver ritrovato la strada della vittoria e di fronte al pubblico che ci sostiene come non mai. La prima tripletta? Contro il Canicattì ci sono andato vicino, ma magari se dovesse servire in altra occasione… meglio subentrare o partire da titolare? Meglio fare gol in ogni caso, questo serve a me e alla squadra”.     

“Giocare ancora in Italia è un sogno, sono partito dal Brasile. Giocavo a calcio a 5 o 7, ho provato con i tornei giovanili preparandomi a fare un tour in Europa. Per coincidenza ho disputato un’amichevole importante perchè c’erano tanto procuratori. Mi presero nel Paranà nel mio Paese e dopo le giovanili e l’esperienza in prima squadra si presentò la Fiorentina e approdai in viola”.   

“Pelligra? La società ha costruito un progetto importante con un gruppo che funziona davvero e con dirigenti preparati che ci seguono come si fa in Serie A. Per noi calciatori è un onore ma anche una piacevole responsabilità che condividiamo con i tifosi in ogni momento”.  

“Lamezia? Dobbiamo soltanto pensare a prepararla bene e senza esaltazioni per la sfida vinta al Massimino. Speriamo sia una bella partita per noi, arriveremo in Calabria al massimo delle nostre potenzialità. E’ una sfida da preparare al top dell’attenzione”.

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