In aggiunta alle dichiarazioni del Vice Presidente ed Amministratore Delegato del Catania SSD Vincenzo Grella pubblicate dalla stampa locale, ecco alcuni estratti evidenziati dalla nostra redazione nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor:
“Pelligra sapevo quanto potesse fare per squadra e città. Quando sono con Rosario, questo pensiero lo vedo sempre più marcato. Lui vede in Catania un grandissimo potenziale sotto tanti punti di vista. Non solo la parte sportiva. Come riferimento in Sicilia, come città che può essere un pò il simbolo della Sicilia. E’ un uomo di grande entusiasmo, con tanta voglia di fare e spero che durante questo percorso gli venga data l’opportuntà di mettere in pratica tutto questo entusiasmo perchè altrimenti sarebbe un grande peccato”.
“Centro sportivo? Considerando la forza di Rosario, è interessato a capire le dinamiche di Torre del Grifo. Aspettiamo le carte per fare un’analisi più precisa su costi e benefici per il futuro del club. Abbiamo pazienza, ma la pazienza ha anche i suoi limiti. Come rappresentante della famiglia Pelligra a Catania, dobbiamo anche cercare alternative a Torre del Grifo, perchè altrimenti non farei il mio lavoro. Il gioco del calcio senza un campo diventa difficile. I campi sono fondamentali. Specialmente per i giovani. Nesima? E’ una zona simbolo della rinascita del club in un quartiere che secondo me ha un grande potenziale. La prima volta che l’ho visto con l’allora assessore Sergio Parisi, lui mi aveva spiegato i vari passaggi e la storia della zona, io mi sono anche innamorato del posto”.
“Uno dei motivi che ci ha spinto a consigliare alla famiglia Pelligra di rilevare il Catania, è riconducile al potenziale della piazza. Non siamo in possesso di una bacchetta magica e non risolviamo tutte le difficoltà del calcio mondiale ma abbiamo delle idee innovative da portare avanti, sapendo di potere contare su un pubblico così caloroso e passionale. Anche per chi lavora all’interno del club questo ci dà una grande carica e responsabiità. Questa responsabilità ci spinge a fare ancora di più”.
“Ho ricevuto delle telefonate di persone che conosco da tanti anni nel calcio facendo i complimenti a noi per questa partenza. Io faccio finta di non sentire bene, perchè troppi complimenti possono togliere anche un po’ di attenzione al lavoro che dobbiamo fare ed è ancora tanto, ma nel grande lavoro che stiamo facendo un pò fa piacere. In ogni caso non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo di portare questa società dove noi vogliamo”.
“Gli ex calciatori inseriti nel club? Cercavamo più che altro uomini che potessero aiutarci a gettare le basi di una cultura e un modo di vivere il club perchè i giovani che arrivano a Catania vedano questi esempi di uomini di valore. Vedere l’orgoglio nell’indossare la maglia del Catania è fondamentale per avere una società forte”.
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