Una presenza in Coppa Italia dal 1′, più altre due gare da titolare in campionato, qualche ingresso dalla panchina ed un gol all’attivo (di pregevolissima fattura) contro il Locri. Non un bottino particolarmente ricco per Giuseppe Giovinco, quando sono trascorsi i primi nove turni nel girone I di Serie D. Ma ci sarà tempo e modo per esprimere tutto il proprio potenziale.
L’attaccante che il club rossazzurro ha prelevato nella sessione estiva del calciomercato dopo essersi svincolato dal Taranto, è stato uno dei primi rinforzi di lusso del Catania SSD. Il calciatore torinese classe 1990 ha esternato pubblicamente il desiderio di giocare più spesso. E’ chiaro che chiunque vorrebbe fare fino in fondo la propria parte collezionando tanti gettoni di presenza sul rettangolo verde, ma Giovinco ha compreso fin da subito le esigenze del Catania 2022/23. Perchè deve emergere un unico obiettivo, comune a qualsiasi componente della rosa: vincere il campionato, a prescidnere dal numero di apparizioni.
Il direttore Laneri lo considera un super innesto, nel contesto di un gruppo di assoluto valore composto da tanti giocatori che meriterebbero di scendere in campo con continuità. Non è facile, di volta in volta, per mister Ferraro scegliere l’undici di partenza. In campo ne scendono 11, con la possibilità di effettuare un massimo di cinque cambi a gare in corso. E Giovinco sa di dovere attendere pazientemente il proprio turno, consapevole che possono bastare anche dieci minuti per risultare determinanti.
Nessun dubbio sul fatto che il ragazzo scuola Juventus sia dentro il progetto Catania. Paolo Tricoli, procuratore di Giovinco, nei giorni scorsi è stato molto chiaro ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com: “Al di là della categoria, al di là di un fallimento avvenuto poco tempo prima, Peppe ha subito considerato Catania una piazza talmente bella che avrebbe voluto cercare di avere un futuro in questa realtà. Ne ha tutte le doti e capacità umane, tecniche e calcistiche. Il Catania si sta ricostruendo e oggi ogni giocatore, membro dello staff e dirigente sta mettendo un mattone sopra l’altro per costruire il Catania che verrà. Poi è determinante approntare il massimo che può in ogni momento per la causa. Il tempo dirà”.
Ogni momento, pertanto, può essere quello giusto per dimostrare il proprio valore e fare la differenza. In un Catania dove, peraltro, chi entra dalla panchina è spesso in grado di scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori o, comunque, di fornire un contributo importante alla causa rossazzurra.
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