FANELLO (all. Cittanovese): “Catania, cercheremo di renderti la vita difficile sperando anche nella dea bendata…”

Vigilia di Cittanovese-Catania. L’allenatore giallorosso Danilo Fanello rilascia nuove dichiarazioni, in aggiunta a quelle rese note nei giorni scorsi, in vista del match. Ecco quanto raccolto dallo speaker di Radio Eco Sud Pasquale De Pietro:

“Sarà una partita bella da giocare, importante, contro una squadra che fino a qualche anno fa militava in Serie A. Sappiamo il blasone e la forza degli avversari, con il cambio di proprietà si è creato tantissimo entusiasmo nella città siciliana ed i risultati stanno dando ragione alle idee messe in atto dalla società etnea. Da parte nostra cercheremo di fare il possibile per disputare una buona prestazione ed ottenere un risultato positivo perchè ci sarà il pubblico delle grandi occasioni e dobbiamo continuare a migliorare, come abbiamo fatto nonostante la sconfitta a Vibo”.

“La mia squadra lavora in maniera egregia, alleno un gruppo serio. Dobbiamo cercare di accrescere velocemente le nostre idee. Se analizziamo la rosa del Catania sappiamo benissimo la forza avversaria, è composta da titolarissimi che forse giocherebbero titolari anche in Lega Pro. Dobbiamo preoccuparci soprattutto di fare una partita tosta dal punto di vista caratteriale, rimanendo il più possibile in partita e dando quelle risposte che cerchiamo. Mai abbattersi, lottare su tutti i palloni, migliorare le condizioni tecnico-tattiche che abbiamo in mente di proporre. Visto che il calendario non ci dà un mano lavoriamo molto sull’aspetto mentale e da questo punto di vista sono sicuro che i ragazzi daranno le risposte che ci aspettiamo”.      

Ricevere mille tifosi catanesi non credo capiterà tutti i giorni, è qualcosa di bello per lo sport. E’ una giornata storica per Cittanova, noi dobbiamo scendere in campo e siamo obbligati ad onorare al massimo l’impegno e soprattuto la maglia che indossiamo, cercando di rendere la vita difficile al Catania. Rispetto totale per il Catania ma in campo ci siamo pure noi. Speriamo anche che la dea bendata ci dia una mano”.

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