Antonio Santurro, ex rossazzurro con una sola presenza per lui ai piedi dell’Etna a causa d’importanti problemi fisici (infortunio al tendine rotuleo del ginocchio destro), nei mesi scorsi era stato convocato dal C.T. Inaki Bea per gli impegni della Nazionale dominicana in Concaf Nations League. Una convocazione resa possibile perchè Santurro è nato in Italia ma la madre ha origini dominicane.
Dopo avere lasciato l’Udinese, nelle ultime ore il portiere classe 1992 ha ratificato l’accordo per il tesseramento con il Parma (contratto fino al 2023). Si tratta di una prima volta in Serie B e, soprattutto, di un ritorno a casa per lui, nato a Parma da padre ciociaro e che ha svolto tutta la trafila con il settore giovanile ducale fino alla stagione 2010/11, che lo vide collezionare alcune presenze in Primavera.
Poi ha girovagato per l’Italia vestendo le casacche di Bagnolese, Renate, quindi Savoia, Juve Stabia, Melfi, Siracusa, Bologna (con cui ha esordito in Serie A sfornando un’ottima prestazione contro la Roma), Sambenedettese, Catania e Udinese. Il Parma lo ha tesserato per tamponare l’emergenza infortuni viste le indisponibilità di Chichizola e Buffon.
Santurro, tempo fa, ai microfoni di zerocinquantuno.it parlò in questi termini della piazza di Catania: “Come mi sono trovato a Catania? Benissimo, l’unico rammarico è non aver avuto al nostro fianco i tifosi: sarebbe stato incredibile giocare con lo stadio Massimino pieno a caricarci e spingerci, ma per ovvie ragioni ci siamo dovuti rassegnare agli spalti vuoti. Però Catania è una grande piazza e merita di stare molto più in alto”.
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