Allenatore che fu protagonista della splendida cavalcata che portò il Catania a vincere il C.N.D. nel ’95, Angelo Busetta – detentore del record della storia rossazzurra di vittorie consecutive in campionato (10) – ha commentato ai microfoni di Telecolor, nel corso della tramissione sportiva ‘Corner’, il pareggio di Cittanova e le potenzialità della squadra di mister Ferraro in questa stagione:
“Penso che abbia influito moltissimo il fondo campo. In un sintetico molto lavorato, pieno di gomma i rimbalzi e la velocità del pallone sono delle situazioni che hanno un pò imbufalito la manovra rossazzurra. E il Catania penso che abbia fatto poco per farsi valere in questo piccolo tabocchetto. Quella del campo può essere anche una scusante. Se tu hai dei valori li proponi ovunque e come vuoi, il Catania penso che abbia sbagliato partita. Con quei lanci in un campetto di periferia… non sei al ‘Massimino’ dove tu puoi cambiare fronte e trovare il Sarno, il Vitale, il Rapisarda di turno dall’altra parte. Lì appena andavi sul lungo la palla andava fuori, in mezzo alle pinete. Bisognava acquistare spazio nella manovra perchè i giallorossi erano in 10 asserragliati e ripartivano fino alla metà campo, anzi forse l’occasione più importante l’hanno avuta loro quando Bethers è uscito rinviando il pallone. Se il giocatore avversario calcia di piatto e fa una palombella, segna”.
“Il Catania diciamo che ha riposato ma penso che il buon allenatore Ferraro stia riflettendo. Qualcuno dice che è bello avere l’imbarazzo della scelta, è una boiata. Io credo che l’allenatore che fa un certo tipo di lavoro è in imbarazzo in questo caso, perchè ha dei talenti per la categoria”.
“Detengo il record di vittorie di fila sulla panchina rossazzurra ma non importa che il Catania lo batta, fermo restando che i record nascono per essere battuti. Il Catania vincerà questo campionato con 18 punti di vantaggio, a mani basse. Il Lamezia Terme non credo abbia la forza per poter competere col Catania che sta facendo un campionato a se stante e deve continuare a giocare con molta energia, non perdendo la concentrazione e non sottovalutando nessuno perchè, per rendere l’idea, trovi quello che si cambia la tuta da muratore la domenica, va a giocare e diventa architetto contro il Catania”.
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