ESCLUSIVA – Valerio Anastasi: “Calo fisiologico a Cittanova. Tra Canicattì e Lamezia, il Catania potrebbe mettere un’ipoteca quasi sicura sul primo posto”

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Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com Valerio Anastasi, ex ariete rossazzurro durante il torneo di Serie C ‘16/17, ha espresso la propria opinione in merito all’inizio di stagione dell’Elefante prima di soffermarsi sul pareggio maturato sul campo della Cittanovese. Considerazioni finali rivolte invece ai prossimi incroci stagionali, che potrebbero rivelarsi fondamentali in ottica primo posto, e sulle emozioni che comporta indossare la maglia rossazzurra, specialmente per i tanti catanesi presenti in rosa.

Valerio, 28 punti in 10 giornate conquistati grazie a 9 vittorie ed un pareggio; miglior attacco e miglior difesa del campionato ma soprattutto un distacco di 8 lunghezze dalla seconda in classifica sono i numeri di un Catania che sta letteralmente dominando il Girone I della Serie D. Ti aspettavi un inizio di stagione così importante?
Assolutamente sì perché tutta la società, con in primis il presidente Pelligra, ha sempre manifestato l’intenzione di voler fare le cose per bene riportando in alto il Catania. Durante la sessione di calciomercato sono stati ingaggiati giocatori molto importanti che possono vantare una grandissima esperienza in categorie superiori come la Serie C e la B. Con una rosa del genere credo che un po’ tutti si aspettassero una partenza del genere anche se poi in campo non è mai semplice dimostrare la propria superiorità. Ritengo però che la squadra si stia comportando nel migliore dei modi rispettando completamente quelle che erano le sensazioni della vigilia.

Nell’ultima sfida gli etnei hanno pareggiato contro la Cittanovese, formazione penultima in classifica. Secondo te cosa è mancato all’Elefante per ottenere i tre punti?
Dopo tante vittorie consecutive ci può stare un piccolo passo falso. Anzi credo che sia del tutto normale e fisiologico tornare a casa con un pareggio dopo così tanti successi. Magari qualcuno non era al meglio della condizione o mentalmente non è sceso in campo con la giusta aggressività, tuttavia la cosa davvero importante è che, nonostante una prestazione sottotono, la squadra non abbia perso ma anzi sia comunque riuscita a portare a casa un pareggio che, a mio avviso, è soltanto un punto guadagnato. Inoltre bisogna sempre considerare che non si possono vincere tutte le partite. Un po’ tutte le grandi squadre che in questi anni hanno vinto il campionato di Serie D, quindi Bari, Modena, Reggiana, Palermo, ecc. hanno sempre steccato in qualche occasione. Ci sta assolutamente un pareggio dopo così tante vittorie per cui non credo assolutamente che questo possa essere un campanello d’allarme ma anzi ritengo che sia necessario mantenere la calma e la tranquillità perché sono sicuro che già dal prossimo impegno le cose andranno diversamente.

Nelle ultime due uscite stagionali la squadra è sembrata meno brillante del solito. Come mai? Pensi che magari ci possa essere stato un calo fisico oppure di un po’ di rilassatezza nel gruppo?
Dopo tante partite disputate in maniera così ravvicinata ci sta di pagare un po’ gli sforzi fatti con delle prestazioni non particolarmente esaltanti, tuttavia la cosa fondamentale è che comunque non siano mai mancati i risultati visto che finora, a parte l’ultima partita, il Catania ha sempre vinto. Credo possa trattarsi di un semplice calo fisiologico e non di eccessiva rilassatezza o appagamento, o perlomeno non in maniera conscia. In ogni caso sarà importante il ruolo svolto dall’allenatore che dovrà monitorare la situazione e rimettere in riga chi eventualmente ha allentato un po’ la tensione. Se la si vuole vedere da un altro punto di vista magari questo pareggio farà bene anche e soprattutto sotto il profilo mentale, permettendo alla squadra di tenere alta la guardia e dimostrare che senza il giusto atteggiamento non si può arrivare alla vittoria.

Prima del grande scontro diretto tra le due formazioni il Catania affronterà, al “Massimino”, il Canicattì mentre il Lamezia sarà impegnato sul campo della Vibonese, terza in classifica. Qualora gli etnei dovessero vincere le prossime due sfide credi che il campionato possa già considerarsi chiuso?
A mio avviso ancora è troppo presto per parlare di campionato chiuso. La strada è ancora molto lunga perché in genere la parte cruciale di una stagione è sempre Febbraio/Marzo, quando cioè ci si prepara per il rush finale. È chiaro però che se in questa giornata il Catania dovesse allungare in classifica e poi magari vincere pure lo scontro diretto, gli etnei metterebbero un’ipoteca quasi sicura sul primo posto. Il risultato tra Vibonese e Lamezia quindi potrebbe essere molto importante ma solo in caso di vittoria dei rossazzurri, per cui la squadra dovrà concentrarsi unicamente sull’impegno contro il Canicattì e solo successivamente proiettarsi allo scontro diretto. In ogni caso, visti anche i risultati attuali, credo che il campionato lo possa perdere solo ed esclusivamente il Catania. Personalmente non vedo altre squadre in grado di poter competere con i rossazzurri per il primo posto.

La società ha deciso di puntare su molti profili catanesi o comunque fortemente legati alla città. Da un figlio di questa terra che ha difeso i colori della propria città cosa significa indossare la maglia del Catania?
Il Catania ha fatto benissimo a puntare su molti calciatori catanesi e sul ritorno di tanti ex rossazzurri perché tutti loro sanno e comprendono perfettamente cosa significhi giocare in questa città ed indossare quella maglia. Inoltre credo che sia stato molto importante inserire nell’organigramma societario, in qualità di Team Manager, una figura come Marco Biaganti, uomo fortemente legato all’ambiente ed alla città e che sicuramente saprà trasmettere alla rosa, specialmente ai più giovani, tutto il proprio senso di responsabilità e l’amore incondizionato che prova verso i colori rossazzurri.

Si ringrazia Valerio Anastasi per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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