Ai microfoni della nostra redazione Salvatore Miceli, ex rossazzurro durante la stagione ‘04/05, ha espresso il proprio pensiero in relazione al prossimo turno di campionato che vedrà il Catania sfidare, allo stadio “Guido D’Ippolito”, i padroni di casa del Lamezia. L‘ex centrocampista etneo ha detto la sua anche in merito al rendimento un po’ altalenante di Francesco Lodi nel corso di questa parte di stagione.
Salvatore, domenica il Catania affronterà l’FC Lamezia Terme seconda della classe.
“A Lamezia c’è un ambiente fortissimamente legato al calcio. Peraltro quello tra Catania e Lamezia è uno scontro al vertice tra la prima e la seconda della classe quindi la sfida del ‘D’Ippolito’ potrà dire tanto anche in ottica promozione diretta. Mi aspetto tanta intensità. Questo potrebbe portare o ad una gara con tanti gol oppure ad una sfida molto tattica con squadre più guardinghe ed accorte dietro”.
Sarà un confronto all’insegna dell’equilibrio?
“Il Catania ha il vantaggio di presentarsi a questa sfida con un buon margine di sicurezza, per cui in caso di pareggio i rossazzurri manterrebbero inviolato il loro distacco mentre in caso di vittoria metterebbero un tassello molto consistente sulla promozione diretta. Al contrario il Lamezia dovrà cercare ad ogni costo la vittoria. Mi aspetto quindi una partita molto bella da vedere nonostante la categoria non renda giustizia specialmente al Catania. La mia impressione è che assisteremo ad un match equilibrato ma spettacolare, anche se poi ovviamente sono tanti i fattori che influenzano il risultato e lo spettacolo stesso”.
Nelle ultime giornate Francesco Lodi è apparso un po’ meno lucido del solito. Se tu fossi l’allenatore del Catania contro i lametini punteresti ancora su di lui o gli concederesti un turno di riposo?
“Personalmente Lodi lo terrei sempre in campo. Lui è un giocatore da categoria superiore pertanto ritengo che le sue qualità non possano minimamente essere messe in discussione. Bisogna però considerare che il rendimento di un calciatore dipende da una moltitudine di fattori. Molto spesso capita che giocatori dal passato illustre quando scendono di categoria non riescano ad incidere come in categorie superiori ma non per una mancanza di stimoli o motivazioni bensì per le difficoltà intrinseche della categoria. Considerati poi i suoi 38 anni magari l’età contribuisce in minima parte ad un rendimento non perfettamente in linea con le potenzialità di Lodi, ma credo che l’impegno e l’amore per la maglia non possano essere discussi. Lui è uno di quei giocatori in grado di cambiare il volto di una partita con una semplice giocata come un calcio piazzato, una palla gol o un lancio lungo, pertanto nella mia squadra io vorrei sempre un giocatore come Francesco Lodi. Poi ovviamente spetta al mister decidere se utilizzarlo oppure no in base a ciò che vede nel corso della settimana.”
C‘è qualcosa che vorresti dire ai tifosi?
“Sono molto contento che, nonostante il purgatorio della Serie D, i tifosi siano sempre presenti a sostegno di questa splendida squadra e dei suoi meravigliosi colori. Una volta toccato il fondo non si può fare altro che risalire. Bisogna rimanere tutti uniti e compatti per ritrovare innanzitutto il mondo professionistico e poi programmare con serietà, ambizione e competenza la risalita verso le categorie più consone alla storia ed alla passione di questa piazza.”
Si ringrazia Salvatore Miceli per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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