Dino Di Julio è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per commentare le vicende del Catania SSD. L’ex centrocampista rossazzurro ha espresso il proprio pensiero in merito all’operato societario, alla ritrovata partecipazione del pubblico e, soprattutto, al cammino condotto dalla squadra in questa prima parte di stagione.
Dino, l’ultima volta che ci siamo sentiti il Calcio Catania era scomparso da pochissimo tempo. Nonostante siano trascorsi soltanto pochi mesi da quel fatidico 9 aprile in realtà sembrerebbero essere passati diversi anni da quel tragico momento. Merito sicuramente di una società e di un presidente in totale discontinuità con il recente passato…
”Io vivo a Roma per cui abitando lontano la mia percezione potrebbe non essere la stessa di chi vive nella ‘mia’ Catania, città che mi è rimasta davvero nel cuore e nella quale ho trascorso due anni meravigliosi. Quando posso seguo sempre le partite dei rossazzurri e mi informo su ciò che accade attraverso i social, pertanto posso dire che a primo impatto questa nuova proprietà mi ha fatto una buonissima impressione essendo composta da persone molto preparate, equilibrate, ambiziose e soprattutto competenti. Inoltre il presidente credo abbia voglia di investire non solo sul calcio ma anche sulla città in sè, risollevando così Catania sotto diversi aspetti. Sono molto soddisfatto dell’operato di questa nuova dirigenza non solo sul piano dei risultati ma anche su quello dell’entusiasmo perché sono riusciti a riaccendere la passione di questa piazza riportando tantissima gente allo stadio. Da ex calciatore posso dire che giocare davanti a così tante persone è sia un onore che un grandissimo stimolo perchè ti sprona a dare sempre il meglio di te stesso in ogni circostanza.”
A proposito dei tifosi, il pubblico sta premiando gli sforzi societari con una partecipazione molto massiccia e corposa. Ti aspettavi una passione così travolgente nonostante la ripartenza dalla Serie D?
”Assolutamente sì. Io ho sempre detto e continuerò a pensarlo che il pubblico di Catania merita solo ed esclusivamente la Serie A. Vedere una partita di Serie D con così tanti tifosi non è una cosa comune. Nonostante si stia parlando di un campionato dilettantistico, i tifosi stanno facendo registrare numeri straordinari ed inimmaginabili per qualsiasi altra formazione di quarta serie. A Catania la gente è realmente innamorata del calcio e della maglia rossazzurra, facendo passare in secondo piano quello che magari in altre realtà è di fondamentale importanza come appunto la categoria. Considerando questo amore così puro, profondo ed incondizionato per un atleta è difficile non innamorarsi di Catania, i numerosi ritorni di molti ex rossazzurri non fanno altro che testimoniare questo aspetto. Catania è una città della quale non puoi non innamorarti perché quando la conosci ti entra davvero nel profondo. Mi auguro con tutto il cuore che le problematiche vissute negli ultimi anni possano essere solo un brutto e lontano ricordo e che questa nuova proprietà sappia riportare il club dove merita realmente di stare.”
Riguardo al campionato, come giudichi il percorso realizzato sin qui dai rossazzurri?
”Beh che dire, considerando non solo i risultati ma la programmazione e le idee credo proprio che il Catania sia unicamente di passaggio in Serie D. Le persone che compongono l’entoruage dirigenziale, l’organizzazione e ovviamente l’organico messo a disposizione del mister fanno parte di realtà professionistiche e non dilettantistiche. Credo che i risultati siano la testimonianza tangibile di questa ottima programmazione che, di partita in partita, avvicina sempre di più questi ragazzi verso l’obiettivo primario, cioè riportare il Catania in C. Finora gli etnei hanno realizzato un cammino straordinario vincendo 10 gare e pareggiandone soltanto una. La rosa è composta da giocatori che con questa categoria c’entrano veramente poco e che danno sempre il 110% in campo. Poi purtroppo nell’arco della stagione ci può stare qualche piccolo falso anche perché quando incontrano una corazzata come il Catania tutti gli avversari cercano in ogni modi di limitare i danni, per cui non sempre è facile trovare il varco giusto per vincere la partita. In ogni caso credo che continuando di questo passo già entro la prima metà del girone di ritorno si potrà festeggiare l’aritmetica promozione in Serie C e consentire così alla società di poter programmare, con largo anticipo, la prossima stagione.”
Domenica il Catania affronterà il Lamezia Terme secondo in classifica. Che tipo di gara di aspetti? Ma soprattutto, considerando anche i 10 punti di distacco tra le due formazioni, credi che in caso di vittoria degli etnei i giochi per il primo posto siano virtualmente chiusi?
“Assolutamente no. Vincere domenica non significa vincere il campionato perché ancora mancano tantissime giornate alla fine. Lo sa bene il mister che sicuramente vorrà continuare su questa strada almeno fino a quando la matematica non testimonierà il raggiungimento dell’obiettivo. La società ha allestito una rosa importantissima non solo sotto il profilo tecnico ma anche dal lato umano e morale, per cui sono sicuro che, a prescindere dal risultato di domenica, anche nelle prossime gare i ragazzi non allenteranno minimamente la tensione ma rimanendo sempre concentrati dando il massimo in campo. Questa è categoria molto infida nella quale non puoi permetterti dei cali di concentrazione altrimenti i risultati negativi sono sempre dietro l’angolo. Questi ragazzi però mi infondono grande fiducia perché in tutte le partite ho visto in loro la voglia e la determinazione di far bene e non mollare mai. Sulla gara di Domenica mi sento di dire che sicuramente c’è un motivo se il Lamezia ooccupa il secondo posto in classifica, pertanto ritengo che loro proveranno certamente a fare la propria partita anche se poi quando affronti il Catania un po’ di timore lo provi. Finora ho visto poche squadre giocare davvero a viso aperto contro il Catania per cui non so se pure Domenica sarà così anche perché non bisogna mai dimenticare che quest’anno, un po’ come accaduto ai mie tempi, non ci sono differenze tra casa o trasferta perchè sono davvero tantissimi i supporter rossazzurri che seguono in massa la squadra. A mio avviso quindi Domenica anche il pubblico rivestirà un ruolo determinante.”
Da esperto del settore giovanile, quali under del Catania ti hanno maggiormente impressionato fino a questo momento?
”A causa dei mie impegni professionali non sempre riesco a vedere le partite per intero per cui mi baso molto sugli highlights. Dalle immagini che vedo però posso dire che nessuno di loro mi sembra un under ma mi danno tutti l’impressione di essere dei veterani, già molto ben strutturati e mentalizzati. Credo che i giovani del Catania siano in assoluto tra i più forti della Serie D non solo sotto il profilo tecnico ma anche caratteriale per cui ritengo possano essere pronti per disputare dei campionati professionistici. Un saluto ed un abbraccio a tutti i tifosi del Catania con la speranza che molto presto riusciremo a tornare lì dove i nostri colori meritano di essere.”
Si ringrazia Dino Di Julio per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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