Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com Maurizio Costantini, ex allenatore di Catania ed Acireale, ha analizzato il pareggio ottenuto dagli etnei in quel di Lamezia Terme nel match clou della dodicesima giornata del Girone I della Serie D. Il nativo di San Donà di Piave si è poi soffermato sull’atteggiamento tecnico-tattico proposto dalla compagine rossazzurra prima di soffermarsi, in qualità di doppio ex, sulla sfida contro l’Acireale in programma allo stadio “Massimino” Domenica 27 Novembre (ore 14:30).
Mister, il Catania è tornato dalla sfida contro il Lamezia, seconda forza del torneo, con un pareggio. Considerando la pesantezza del campo, la forza degli avversari ma anche la contemporanea mancata vittoria della Vibonese, secondo lei il bicchiere può essere considerato mezzo pieno?
”La cosa più importante da considerare non è se siano stati più due punti persi o uno guadagnato quanto la continuità nei risultati. Il non aver perso a Lamezia, oltre a mantenere invariato il distacco in classifica, ti ha permesso di continuare la striscia di risultati utili, mantenendo così quella fondamentale continuità di rendimento che ti porterà a vincere il campionato. Il pareggio è stato molto importante, specialmente perché conseguito al cospetto di una formazione di assoluto valore e con una prestazione, in determinati aspetti, molto positiva. A mio modo di vedere il Catania esce da questa trasferta ulteriormente rafforzato e dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di essere una squadra molto forte, unita e compatta, requisiti indispensabili per chi ambisce alla promozione.”
Il Catania non sembra esprimere un gioco particolarmente brillante ma appare una squadra molto cinica e pragmatica. È la strategia giusta per vincere il campionato?
”Credo proprio di sì. Quando hai l’obbligo di vincere è molto difficile riuscire ad esprimere un gioco spumeggiante perché le pressioni e l’ansia da prestazione comportano spesso una predilezione verso una maggiore praticità e pragmatismo a discapito proprio del bel gioco. Il Catania inoltre è una squadra completamente nuova, allestita molto in fretta, per cui non è semplice riuscire immediatamente ad imporsi anche sotto questo aspetto sebbene la rosa sia composta da calciatori di grandissima qualità che in questa categoria riescono sempre a fare la differenza. In ogni caso credo che con il progredire del campionato ed il conseguimento di risultati positivi migliorerà anche il gioco. Io credo che si debba sempre lavorare per migliorarsi, per cui ritengo che i rossazzurri stiano lavorando su quegli aspetti che magari in questo momento stanno funzionando un po’ meno così da migliorare da tutti i punti di vista, gioco compreso.”
Trent’anni dopo l’ultimo confronto ufficiale, Catania ed Acireale torneranno a sfidarsi in campionato. Da doppio ex che tipo di gara si aspetta?
”Beh che dire, un derby è sempre un derby! Queste sono partite nelle quali il divario in classifica non conta niente o quasi, per cui bisognerà mettere in campo la giusta grinta, la tecnica e soprattutto la testa. Mi aspetto una sfida molto tattica, con le due squadre molto guardinghe ma caratterizzate da un grande furore agonistico. Inoltre la fantastica cornice di pubblico che ci sarà credo che farà la differenza. Non ho seguito le partite dell’Acireale per cui non saprei dire effettivamente che tipo di squadra scenderà in campo al ‘Massimino’, tuttavia so che hanno avuto diversi problemi ma questo non fermerà certamente la formazione granata dal disputare una sfida di grande corsa e sacrificio. Considerando la forza del Catania credo che almeno inizialmente giocheranno più di rimessa provando a ribattere colpo su colpo. Poi ovviamente spetterà al mio quasi omonimo (Costantino) decidere come impostare la sfida anche se io proverei a pressare alto provando a prendere i rossazzurri sin dalla loro metà campo. Da doppio ex non posso che dire vinca il migliore anche se onestamente credo che i rossazzurri abbiano qualcosa in più rispetto ai granata. In ogni caso, buon derby a tutti”.
Si ringrazia Maurizio Costantini per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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