DALLA SALA STAMPA – Zeoli, Boccia e Rizzo: “Coesione nel gruppo e spiccato senso d’appartenenza, mettere fieno in cascina a Lamezia”

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Dopo avere evidenziato le interviste rilasciate nel post gara ai microfoni di Telecolor, riportiamo gli interventi in sala stampa dell’allenatore in seconda Michele Zeoli e dei calciatori rossazzurri Aniello Boccia, all’esordio da titolare, e Giuseppe Rizzo:

ZEOLI: “Boccia ha fatto un buona partita. E’ un under ma possiede già un curriculum  importante, venendo da due campionati vinti. Il mister probabilmente già a Cittanova aveva il dubbio di utilizzarlo a inizio partita, poi ha optato per una formazione diversa. Ha fatto bene nonostante non giocasse nella corsia prefenziale, essendo un destro, ma si è comportato bene. Questo ci ha permesso di giocare con i tre over davanti.     

Il mio esordio sulla panchina del Catania? Mi sono goduto il momento nei minuti di recupero. Lì mi sono voltato e ho visto dov’ero. E’ stata una bella emozione. Primo posto in classifica a +10? Leggendo anche qualche sito e giornale, i nostri avversari sperano sempre in un passo falso nostro per avere la speranza di recuperare, noi non dobbiamo darla e dunque da martedì si pensa al Lamezia, a fare risultato, a mettere fieno in cascina e distanza dalla seconda per poter festeggiare questa benedetta promozione.      

Bisogna dar merito agli avversari. All’inizio si parte da 0-0, sono freschi, concentrati e attenti. Tutto questo alla lunga credo che vada a scemare. I nostri cambi danno qualità, freschezza e questo ci aiuta tantissimo. Ma giocando qui anche da avversari il ‘Massimino’ ti dà una carica in più. Ho visto soprattutto i calciatori maggiormente esperti del Canicattì divertirsi, si sono goduti ll momento, non hanno nulla da perdere e provano delle giocate che probabilmente la domenica successiva non faranno perchè gli interessa più il risultato.    

Cosa mi è piaciuto e non? Qualche ripartenza subita nel primo tempo non mi è piacuta, dovuta non tanto all’errore tecnico ma per non avere aggredito la palla. Mi è piaciuta invece la tranquillità con cui i ragazzi sanno gestire anche i momenti più brutti. Forse quelli più agitati siamo noi in panchina o chi non è in campo. Quali calciatori mi ricordano il mio attaccamento alla maglia quando giocavo? Ce ne sono tanti, qualcuno peraltro l’ha già vestita questa maglia, forse farei un torto ai giocatori se indicassi un solo nome. Tanti hanno questo senso di appartenenza che si vede anche nelle esultanze”.

BOCCIA: “Ho ricoperto per la prima volta il ruolo di terzino sinistro in carriera, ho effettuato giocate semplici. Giocare al ‘Massimino’ è straordinario, con 15mila persone che ti spingono. Aumenta la voglia di fare il massimo per questa maglia. Se c’è qualcosa in comune con le esperienze di Taranto e Giugliano con cui ho vinto il campionato di Serie D? Soprattutto il gruppo. C’è molta coesione tra chi gioca e chi non. Chi non scende in campo dà tutto per convincere il mister a giocare, chi gioca dà il 100% per non essere sostituito. Su ogni errore c’è sempre un compagno che ti motiva”.

RIZZO: “Gol annullato? Pensavo che l’arbitro desse la regola del vantaggio, peccato ma ho segnato dopo. Quale ruolo mi si addice di più? Posso giocare anche da playmaker ma per me è uguale, gioco dove decide di schierarmi il mister. Nella prima mezz’or il Canicattì si chiudeva bene, noi giravamo la palla lentamente da destra a sinistra. Poi dopo avere sbloccato la gara si sono aperti. Tutte le gare così sono. La mia euforia dopo il gol? Biagianti mi aveva detto che avrei segnato. Non vedevo l’ora di esultare, di esplodere. Averlo fatto poi davanti ai tifosi è stato davvero emozionante. 10 punti di vantaggio sul Lamezia? Andiamo lì per fare la nostra partita e battagliare, vogliamo portare a casa il risultato. Sognavo di ritornare a Catania dopo anni difficili, infatti ho detto subito sì al direttore quando mi ha chiamato. Per me è stato molto importante ripartire da Catania e sono molto contento”.

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