CALCIO SICILIANO – Strano: “Catania, organico propedeutico alla C. Ferraro, fondamentale la gestione del gruppo”

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foto Agrigento Sport

Pippo Strano, ex allenatore tra le altre di Siracusa, Palazzolo e Paternò – attualmente alla guida dell’Enna Calcio (Eccellenza) – conferma le impressioni positive ricavate sull’avvio di stagione del Catania, ma predica calma in vista del prosieguo della stagione. Questi alcuni dei principali temi trattati nel corso della trasmissione sportiva ‘Sala Stampa’, su Etna Channel:

“Il livello del campionato di Serie D si è abbassato, ma una realtà come il Sant’Agata merita i complimenti e non è una novità, perché dietro c’è un lavoro di 2-3 anni con lo stesso gruppo e staff. E’ cambiato solo l’allenatore, con Vanzetto che prima faceva il vice di Giampà. Tra le liete sorprese del torneo inserirei il Ragusa ed il Canicattì, entrambe neo promosse. Il passaggio dall’Eccellenza alla D è traumatico, eppure le due squadre sono sulla parte sinistra della classifica. L’Aversa è rodata in questo campionato, una squadra che si basa su molti giovani promettenti della Campania con l’obiettivo di valorizzare i ragazzi”.

“Non intravedo avversari del Catania, ma le partite prima vanno giocate e vinte. Andiamoci cauti. La società rossazzurra ha costruito intelligentemente un organico propedeutico alla Serie C, sia negli over che negli under. Le insidie comunque ci sono sempre, mai cantare vittoria prima di scendere in campo. Il Catania ha giocatori importanti, un organico molto nutrito, non dimentichiamo che la squadra è stata assemblata ad agosto. Significa che stanno lavorando molto bene. La piazza è fuori categoria”.

“La società etnea ha consegnato all’allenatore un gruppo con delle aspettative importanti, una rosa composta da due squadre e mezza considerando il potenziale a disposizione. La gestione del gruppo diventa fondamentale, coinvolgendo tutti nel lavoro, utilizzando bastone e carota con ogni componente dell’organico senza fare distinzioni tra chi ha fatto 90 minuti e chi 10. Premiando soprattutto i 10 minuti di chi entra e ti dà una mano. Sono loro, in primis, che ti fanno vincere il campionato”.

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