In un periodo così fitto di impegni non c’è davvero un attimo di sosta. Entrato ormai negli almanacchi il vittorioso turno infrasettimanale contro il Locri, mister Ferraro ed il suo staff stanno già preparando la sfida contro il Paternò. L’Elefante è proiettato verso una sfida abbastanza delicata ed irta di insidie. Nell’ultimo turno di campionato la squadra di mister Pagana è riuscita ad espugnare il campo della Vibonese con un pirotecnico 4-3. L’inaspettato risultato del “Razza” deve rappresentare un ulteriore monito per il Catania, dimostrando ancora una volta come nei Dilettanti non esistano partite facili o dall’esito scontato.
La squadra paternese, fondata nel 1957 con il nome di Polisportiva Paternò, vanta un passato abbastanza importante nella storia del calcio italiano, debuttando per la prima volta in Serie D già nel ‘61. Dopo aver perso il titolo sportivo nel ‘91 ed essere ripartiti dal campionato di Promozione, l’Associazione Sportiva Paternò vinse progressivamente tutte le categorie dilettantistiche fino ad approdare nella stagione ‘01/02 in C2. Il primo campionato professionistico nella storia del calcio paternese fu un autentico trionfo visto che la compagine etnea, pur arrivando terza alla spalle di Martina Franca ed Igea Virtus, vinse i playoff sconfiggendo il Foggia nella finalissima ottenendo così la promozione in C1.
Dopo aver perso gli spareggi salvezza ma essere stato successivamente riammesso al campionato, il 16ª posto finale e la sconfitta nei playout contro la Vis Pesaro nel torneo ‘03/04 sancì la definitiva retrocessione in C2 della formazione rossazzurra che però, sempre nello stesso anno, subì la radiazione a causa di irregolarità finanziarie. Si aprirono così anni parecchio tormentati prima di raggiungere una certa stabilità con la creazione, nel 2017, dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Paternò Calcio.
Dopo aver vinto il Girone B di Eccellenza nella stagione ‘19/20, la squadra etnea ha migliorato progressivamente il proprio posizionamento nel Girone I della Serie D fino a raggiungere, nella scorsa stagione, uno straordinario 6ª posto. Sebbene in questo momento la compagine di mister Pagana non navighi in buone acque, occupando la 14ª posizione in classifica con appena 7 punti in sei partite (la sfida di Trapani verrà recuperata Mercoledì 26 Ottobre), l’exploit di Vibo Valentia ha dimostrato come questa squadra abbia il potenziale per emergere e risalire la china.
La vittoria in Calabria si aggiunge al successo interno contro il Santa Maria Cilento (2-1) ed al pareggio esterno con il San Luca (1-1), ma si registrano anche le tre sconfitte rimediate al cospetto di Real Aversa (3-1), Ragusa (0-2) e Licata (0-1). Problemi da risolvere in fase difensiva (seconda peggior Difesa con 11 reti subite in sei partite) mitigati in parte da un attacco che, se in giornata, può creare delle difficoltà (8 gol fatti). A mister Peppe Pagana, tornato a Paternò dopo la parentesi da calciatore di fine anni ‘90, il compito di guidare la Torre Normanna verso una tranquilla salvezza, possedendo una squadra molto giovane (età media 20,9 anni).
Tanti gli stranieri in rosa (8) con il portiere lettone Vladislavs Kapustins ed il giovane mediano ivoriano Moussa Bamba che si sommano a ben sei argentini: Tomas Paschetta (difensore), Tomas Chechic, Rodrigo Tuninetti ed il giramondo Kevin Moran (centrocampisti) oltre al diciottenne attaccante Valentino Francinella ed al capitano Lautaro Fernandez, quest’ultimo autore sin qui di un gol ed un assist in cinque incontri. Pagana fa giocare il Paternò adottando un 3-5-2 di base, dinamico e propositivo. Potrebbe venire fuori una gara più aperta per il Catania rispetto alle precedenti.
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