Dopo l’en plein di gol e sorrisi nel corso di queste prime cinque giornate, il Catania proverà a raccogliere i tre punti anche contro la Mariglianese nel tentavo di ingranare la sesta (vittoria) e distanziare definitivamente il Lamezia, finora l’unica avversaria in grado di reggere il passo degli etnei. Contro la Mariglianese l’Elefante avrà un’occasione molto ghiotta per continuare la propria striscia di risultati utili consecutivi ma attenzione a non sottovalutare un avversario che, essendo una delle formazioni più giovani d’Italia (età media di 20,5 anni), farà della corsa, grinta e voglia di stupire le proprie armi. Al team etneo il compito di domare una formazione ancora a secco di vittorie ma che ha ben figurato fuori casa sia con il Trapani (0-0) che contro la Vibonese (1-0).
Cronologicamente parlando la squadra biancoceleste è stata costituita nel 1931 prima di essere rifondata nel 2004 (ripartendo dalla Terza Categoria) grazie al suo attuale presidente Antonio Abete. Nel corso della propria quasi secolare storia, la squadra del comune di Marigliano (NA) ha militato pressoché in tutte le categorie dilettantistiche approdando però per la prima volta in Serie D soltanto nella passata stagione. Nonostante il ruolo di novizio il team campano non si è mai dato per vinto, lottando palla su palla e piazzandosi al 12ª posto finale nel Girone H con 47 punti conseguiti in 38 giornate, frutto di 13 vittorie, 8 pareggi e 17 sconfitte complessive.
Nel corso di questo campionato invece le cose non stanno andando nel migliore dei modi visti i 3 pareggi e 2 sconfitte in cinque gare e, soprattutto, il penultimo posto in classifica in coabitazione con Sancataldese e San Luca. Nonostante un inizio così irto di difficoltà, i leoni biancazzurri però venderanno carissima la pelle cercando di lottare fino alla fine per raggiungere l‘obiettivo fondamentale del mantenimento della categoria. Tra le note positive di questa prima parte di stagione figura sicuramente il rendimento difensivo con appena quattro gol subiti, mentre le maggiori difficoltà risiedono proprio nel reparto avanzato visto che la compagine napoletana è attualmente il peggior attacco del torneo con appena una rete realizzata in cinque giornate.
Nonostante un’età media molto bassa sono comunque presenti degli elementi di grande esperienza pronti a mettersi al servizio della squadra e dei propri compagni: oltre alla punta centrale spagnola Sergio Mendigutxia (29 anni, ex canterano dell’Athletic Bilbao) troviamo anche il mediano svizzero-spagnolo Theo Reymond, il terzino italo-argentino Marcos Maydana ed il difensore centrale Davide Monteleone, nati nel 1995 e con all’attivo diverse presenze anche in campionati professionistici.
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