VERSO CATANIA-LOCRI: alla scoperta degli amaranto

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Archiviata la vittoriosa trasferta campana contro la Mariglianese, per il Catania è già arrivato il momento di pensare al prossimo turno visto che Mercoledì pomeriggio (ore 18:30) allo stadio “Angelo Massimino” arriverà il Locri. Considerando anche la concomitanza della sfida tra Trapani e Lamezia (in programma alle ore 15:00), la gara con gli amaranto potrebbe risultare già fondamentale perché in caso di un ulteriore passo falso da parte della squadra lametina e di un contemporaneo successo dell’Elefante, gli etnei potrebbero già prendere un buon margine di vantaggio dalle inseguitrici per il primo posto.

Come sempre però non bisognerà mai dare nulla per scontato ma prestare sempre la massima attenzione nei confronti di un avversario che, al di là della brutta sconfitta casalinga nel turno precedente, finora ha fatto molto bene in campionato. Il Locri peraltro è una formazione storica del calcio italiano visto che la sua prima fondazione risale addirittura al 1909. Nonostante una storia ultra centenaria la società calabrese non è mai riuscita ad approdare nei campionati professionistici interregionali disputando però una quindicina di volte il campionato di Serie D e sfiorando a più riprese la promozione in C. Tanti invece i successi a livello regionale con diverse vittorie nella Coppa Italia Dilettanti Calabria e nella Supercoppa Calabrese.

Nel 2014, dopo la mancata iscrizione al torneo di Prima Categoria, dalla fusione tra l’AC Locri e l’ASD Benestarnatilese, nacque l’attuale società: l’Associazione Calcistica Locri 1909. Ripartito direttamente dalla Promozione, il Cavallo Alato ritornò nuovamente nel massimo campionato dilettantistico durante la stagione ‘18/19 dopo ben sedici anni di assenza. La stagione del ritorno però non fu particolarmente felice per la compagine calabrese che a fine anno retrocesse in Eccellenza dopo aver perso gli spareggi salvezza contro il Città di Messina. Dopo essere uscita battuta anche dai playoff promozione nella stagione ‘20/21, l’anno scorso la formazione locrese ha dominato il torneo di Eccellenza, conquistando 75 punti in 30 partite, frutto di 23 vittorie, 6 pareggi ed 1 sola sconfitta e ponendo un distacco di 15 lunghezze dalla Reggiomediterranea seconda in classifica. A coronare il tutto anche la vittoria della Coppa e Supercoppa regionale che hanno proiettato il Locri come una delle neopromosse più pericolose di quest’anno.

Non è un caso dunque se l’attuale campionato degli amaranto è iniziato nel migliore dei modi visto che in sei giornate la compagine locrese ha conquistato 9 punti mettendo a referto 2 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta. Otto gol fatti ed altrettanti subiti, dato però alquanto bugiardo visto che solo nello scorso turno contro la Vibonese il Locri ha subito cinque reti perdendo per 5-1, ed un ottimo settimo posto i numeri di una squadra che in classifica precede formazioni come Trapani ed Acireale, partite con ben altre aspirazioni. La squadra calabrese si sta rivelando una formazione da prendere con le pinze visto che prima della debacle interna aveva battuto per 1-3 il Ragusa, una delle formazioni più in forma del momento, e pareggiato 0-0 con il Trapani.

La formazione di mister Mancini arriverà al “Massimino” con la voglia di continuare a stupire e dimostrare, con i fatti, che lo scivolone interno della sesta giornata è stata soltanto una serata storta. Per farlo il Cavallo alato potrà contare sull’apporto di un attacco molto prolifico nel quale hanno segnato sei differenti marcatori e che vede nel trentunenne Alessandro Ficara il capocannoniere con due centri in cinque partite. Tanti gli argentini presenti in rosa con Cristian Matias Zarich (mediano), Juan Cruz Martinez, Axel Romero e Franco Carella (attaccanti) che si sommano al difensore senegalese Ibrahime Mbaye facendo salire a cinque il numero di stranieri attualmente presenti nella formazione amaranto.

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