Pippo Strano, allenatore ex tra le altre di Siracusa, Palazzolo e Paternò – attualmente alla guida dell’Enna Calcio (Eccellenza) – ha ricavato impressioni molto positive sull’avvio di stagione del Catania, a suo avviso destinato a crescere nel prosieguo del campionato di Serie D:
“Nonostante la squadra sia in fase di assemblamento, vedo ulteriori segnali di crescita. Il Catania è riuscito anche a vincere qualche partita ‘sporca’ e questo fa ben sperare per il futuro. Io credo che ci sia la conferma del Catania, non mi aspetto sorprese in questo campionato. La rosa è attrezzata, allestita con competenza. Ci sono anche Trapani e Lamezia, mentre l’Aversa è una squadra di giovani ‘monellacci’ che racimolano punti soprattutto in trasferta ma non credo abbia le stesse ambizioni”.
“Nulla è scontato però vedo le condizioni affinchè il Catania prosegua per la propria strada, trascinata da tutta la città e da quel pubblico meraviglioso. Il Catania deve pensare unicamente a se stesso e a non cadere nelle insidie di questi tornei che in determinati frangenti diventano terribili. Attenzione ai cali di tensione ed ai fattori ambientali, in una Serie D che non è solo agonismo. C’è anche la qualità, entrambe le cose non vanno tralasciate. Il pubblico segue il Catania in tutte le trasferte e non è poco”.
“Rispetto alle altre partite disputate, mercoledì ho visto un Catania più organizzato. Forchignone è caparbio, attacca benissimo la profondità con una velocità di base che poi è il pane nel calcio, ragazzo di buone prospettive. Difficile gestire un gruppo di 30 potenziali titolari? I giocatori scegliendo Catania si rendono conto che non è semplice il lavoro dell’allenatore e loro per sposare davvero il progetto si adeguano, altrimenti sarebbe un problema. Se uno si lega al progetto e semina anche per l’anno prossimo può stare benissimo anche in tribuna. Se remano tutti per l’obiettivo finale, qualsiasi sia lo spazio la squadra diventa vincente”.
“Catania-Castrovillari? La formazione calabrese si chiude a riccio e riparte. Domenica probabilmente i rossoblu erano in inferiorità numerica e poi hanno mollato, c’è stato un blackout contro l’Acireale”.
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