Ai microfoni di Telecolor, il giornalista Alessandro Vagliasindi dà la sua chiave di lettura sul momento eccellente che attraversa il Catania, reduce dall’ottava vittoria consecutiva in questa stagione confermando di essere l’unica squadra italiana, dalla A alla D, ad avere sempre vinto in campionato.
“Dietro i numeri si va anche ad evidenziare quella che oggi è la nuova prerogativa di questo Catania. Avevamo iniziato il campionato sottolineando come questa squadra non avesse ancora un gioco fluido, ricorrendo forse eccessivamente al lancio dalle retrovie a scavalcare il centrocampo. Da un paio di partite, ma soprattutto nell’espressione che abbiamo visto a Paternò, il Catania ha iniziato a produrre anche un bel gioco palla a terra, un’interpretazione corale. Questo denota la migliore conoscenza tra gli interpreti perchè con il passare delle settimane e degli allenamenti questi ragazzi si conoscono meglio, lavorano sui dettagli, sulla velocità della giocata, sulle sovrapposizioni e riesce francamente difficlie per qualsiasi avversaria limitare tutte le armi a disposizione di Ferraro”.
“Se l’allenatore di turno, nel caso specifico Peppe Pagana, decide di giocarsela a viso aperto con il Catania le percentuali di sconfitta per la squadra avversaria si alzano in maniera esponenziale. Il Catania ha incontrato difficoltà indubbiamente finora quando l’avversario di turno si è chiuso a doppia mandata, a protezione dei sedici metri. Quando ha provato a giocare a viso aperto come il Paternò domenica, invece, diventa una sfida di duelli e in questo tipo di situazioni il Catania ne vince tanti, se non tutti. Sia per qualità tecnica che per capacità atletica e peso specifico dei suoi interpreti. Questi duelli, a Paternò, andavano a concretizzarsi tra giocatori di stazza e peso, quelli del Catania, nettamente superiori. Questo è un fattore molto importante perchè dove non arriva la giocata palla a terra, può arrivare sicuramente quella a palla da fermo dove peso e centimetri fanno la differenza. Ecco perchè in questo momento il Catania merita ampiamente il ruolo di capolista”.
“Siamo arrivati a metà del girone d’andata ed è chiaro che tutti i segnali portano in una certa direzione. I campionati in genere si riconoscono sin dall’inizio, quando una squadra ha le sembianze di essere vincente lo capisci dalle prime battute. Finora possiamo dire di avere riconosciuto nel Catania di Giovanni Ferraro tutte queste caratteristiche. Anche in una giornata dove il Lamezia vince, continuare a vincere come fa il Catania significa anche allungare sulle altre potenziali concorrenti. Vedi la Real Aversa che ha pareggiato, la Vibonese ha perso, Trapani e Acireale hanno diviso la posta. Vincere, vincere bene e continuare a dare segnali al campionato è qualcosa che va assolutamente sottolineato. E credo che il Catania nelle prossime tre partite debba considerare soprattutto che la quarta sarà a Lamezia Terme. Quindi continuare a consolidare questa leadership e magari addiritttua aumentare se possibile il distacco tra sè ed il Lamezia, potrebbe portare poi al confronto diretto da disputarsi in Calabria ad una situazione dove veramente il Catania potrebbe fare il vuoto alle sue spalle”.
“Ad oggi il bollettino sanitario è molto lungo ma nonostante questo la squadra sembra non risentire minimamente di queste piccole avversità e le supera con il gioco e la buona giornata di Ciccio Lodi, tornato a brillare. Probabilmente il Paternò ha preferito non sacrificare due uomini in marcatura su di lui, cosa che avviene abbastanza spesso. E Lodi domenica con quelle mattonelle a disposizione in più è riuscito a recitare il suo palleggio, il suo lancio, le sue verticalizzazioni e la manovra del Catania era fluida. Poi avere uno come Rapisarda che diventa attaccante aggiunto quando necessario, per qualsiasi retroguardia diventa veramente difficile limitare il potenziale offensivo del Catania”.
“Rapisarda è un giocatore di Catania, del Catania e tifoso del Catania. Sembra banale ma avere certi riferimenti in squadra, tra la squadra e i tifosi, in qualche modo agevola il piano gara ed il compito dell’allenatore. Rapisarda in questo momento incarna quello che ogni tifoso etneo vorrebbe vedere in campo. Ha un plus rappresentato dalla sua catanesità . In 8 partite ha messo già insieme un gol, quattro assist ed un autotogol procurato, poi possiamo evidenziare na frase che sembra un pò il manifesto di questo momento del Catania. Ha detto Rapisarda: «Abbiamo un obiettivo, vogliamo raggiungerlo il prima possibile. Siamo a +5 sulla seconda ma non ci interessa, siamo già concentrati sulla prossima partita». Quindi un gruppo che centra la vittoria, se la mette in archivio e guarda subito alla gara successiva da interpretare come se fosse l’ultima del campionato. Quando tutto il gruppo incarna questo tipo di valori e persegue questi obiettivi, è facile che poi arrivino sul campo le vittorie come sta facendo questo Catania”.
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