Con il successo interno per 3-2 ai danni del Sant’Agata prosegue intensamente il percorso dei rossazzurri in questo campionato. Nove successi in altrettante partite sono un bottino di assoluto valore che, complice la seconda sconfitta stagionale del Lamezia, aumentano ulteriormente il gap di vantaggio dalle dirette inseguitrici (adesso arrivato ad 8 punti). L’Elefante sta dimostrando di essere davvero una spanna sopra tutte le altre squadre, essendo in grado di volgere gli episodi a proprio favore indipendentemente dalla forza degli avversari. Merito ovviamente di un gruppo di lavoro molto disponibile e disciplinato ma soprattutto di individualità estremamente importanti e, in alcuni casi, assolutamente fuori categoria.
In questo specifico momento della stagione è il settore di destra ad avere una marcia in più con Sarno (la mente) che inventa giocate d’alta scuola e Rapisarda (il braccio) che conclude nel migliore dei modi le idee e l’inventiva del fantasista etneo. In particolar modo il classe ‘92 si sta rendendo protagonista di una stagione indimenticabile avendo già siglato 2 reti, refertato 4 assist, ottenuto 2 calci di rigore e propiziato un’autorete. Il tutto in “sole” 7 partite. Anche contro il Sant’Agata il terzino catanese è riuscito a fare la differenza, dimostrandosi uno stantuffo inesauribile sulla fascia destra, capace di inserirsi e concludere l’azione come pochi. Il gol del vantaggio siglato dallo stesso numero 5 è la giusta ricompensa per un professionista serio ed esemplare sceso in Serie D soltanto per amore di una maglia tanto a lungo desiderata.
Rapisarda è un figlio del vulcano cresciuto nelle giovanili etnee proprio nel momento di massima gloria del calcio rossazzurro senza però realizzare il grande sogno di giocare in prima squadra. Un po’ frettolosamente l’allora Calcio Catania decise di privarsi di un talento tutto marca “Liotru” non credendo nelle potenzialità di un ragazzo dal dna rossazzurro. Nonostante questo Rapisarda non si è mai scoraggiato diventando negli anni uno dei terzini più forti ed importanti di tutta la terza serie italiana.
Il calciatore catanese ha iniziato il proprio percorso professionale nel Girone I della Serie D con il Cosenza, sommando a soli 19 anni una trentina di presenze durante il campionato ‘11/12. L’anno dopo esordisce nel mondo professionistico indossando la maglia dell’Aquila nell’allora Lega Pro Seconda Divisione Girone B e contribuendo alla promozione (tramite playoff) delle aquile abruzzesi. Altro giro altra corsa e così nell’annata ‘13/14 Rapisarda indossò la casacca del Vigor Lamezia sempre nel Girone B della Lega Pro 2.
Poi, esperienza a Lumezzane e nel Gennaio del 2017 il trasferimento alla Sambenedettese dove rimase fino all’estate 2020 totalizzando oltre 120 presenze, conditi da 11 gol e 6 assist, dimostrandosi uno degli esterni difensivi più rappresentativi di tutta la terza serie. Le ottime prestazioni del classe ‘92 attirarono le mire della Triestina che pagò all’incirca 200.000mila € per il suo cartellino (una rarità in Serie C). Anche con gli alabardati il terzino mise in mostra tutto il proprio talento disputando altre 68 gare (25 nel Girone B e 37 nel Girone A) coadiuvate da 1 assist e 4 gol, ultimo dei quali contro il Palermo ai playoff.
Svincolatosi dalla formazione friulana, Francesco Rapisarda ha deciso di scendere di categoria pur di seguire il proprio cuore e coronare così il grande sogno di vestire la maglia rossazzurra, concretizzatosi lo scorso 21 Agosto nel Turno preliminare della Coppa Italia di Serie D contro i padroni di casa della Sancataldese. Sebbene la condizione fisica non fosse ancora delle migliori, Rapisarda lasciò intravedere parte delle proprie potenzialità che, proprio nelle ultime uscite stagionali, stanno prepotentemente emergendo. Forza fisica, corsa, velocità, inserimenti, precisione nei cross, ottime capacità balistiche ed amore incondizionato per la maglia sono tutte le qualità possedute dal 5 rossazzurro che si sta dimostrando il vero valore aggiunto di questa squadra.
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