Tempo fa ha presentato il Catania 2022/23 al popolo rossazzurro, allo stadio “Angelo Massimino”, non senza emozione ricordando anche i momenti speciali vissuti con il papà Gianni. Il giornalista Gianluca Di Marzio, volto noto del panorama calcistico televisivo nazionale e profondamente legato alla città è intervenuto ai microfoni di ‘Cataniamente’, trasmissione di Radio Studio Centrale su Video Regione:
“La società è forte, vedo grande vicinanza da parte della proprietà. Vedo il presidente coinvolto anche da lontano, postando foto e quant’altro. Vuol dire che l‘investimento è stato fatto per passione e per cercare di creare qualcosa di solido per il futuro. Le garanzie da parte della proprietà sono serie. E’ importante la partenza di questo campionato ma soprattutto il programma futuro. Ritengo che ci siano le basi per andare oltre, ed è la cosa più importante, questa, per il popolo catanese”.
“A quale modello associerei il Catania? Sinceramente non lo so. Potrei dire la Fiorentina perché Commisso ha qualcosa in comune con il presidente Pelligra, essendo personaggi aventi origini del Sud Italia che hanno voluto fare qualcosa per il territorio italiano portando la loro esperienza e affidabilità, il loro amore per l’Italia, la forza economica. Il Catania, così come la Fiorentina, mi sembra che abbiano le capacità per recitare ruoli da protagonisti nel nostro calcio”.
“Costruire una squadra a tempo quasi scaduto, tutto da zero a partire dallo staff tecnico, non è mai facile. Puoi avere i soldi, la forza economica che nessuno in questa categoria ha ma l’errore è dietro l’angolo, invece la dirigenza del Catania è stata brava a ponderare tutte le scelte allestendo un organico che ha persino un’abbondanza esagerata per la D (sorride, ndr). La velocità nello sviluppo delle scelte societarie credo sia stato il merito più grande per Vincenzo Grella ed il suo gruppo di lavoro”.
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