Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa ricevuto dai Sanfilippo Fighters:
“La solidarietà non ha confini, ma in questo caso ha due colori: il rosso e l’azzurro. Sono quelli della maglia del Catania SSD, orgogliosamente portata da Francesco Lodi, capitano della squadra etnea. Nei giorni scorsi, il capitano rossazzurro è entrato in contatto con i Sanfilippo Fighters, associazione composta da familiari e amici dei bambini affetti dalla mucopolisaccaridosi di tipo III, anche conosciuta come “Sindrome di Sanfilippo”, una rara malattia neurodegenerativa che colpisce i bambini”.
“Per la sindrome di Sanfilippo, ad oggi, non esiste una cura e l’aspettativa di vita non va oltre l’adolescenza. Proprio quell’adolescenza che dovrebbe essere ricca di calci ad un pallone, di partite tra amici, di un tifo sfegatato vissuto allo stadio, diventa per i Sanfilippo Fighters solo il 90esimo minuto di una partita molto combattuta. Esiste però un modo per lottare: la ricerca, per la quale ognuno può fare la propria parte”.
“Così come ha deciso di fare Ciccio Lodi: sul prato del Massimino di Catania, in occasione della partita Catania – Città di Sant’Agata di domenica 30 ottobre, ha accompagnato in campo Gaia, bambina catanese affetta dalla Sindrome di Sanfilippo. A lei, a fine gara, ha donato una maglietta che sarà messa all’asta e il cui ricavato verrà totalmente
devoluto alla causa dei Sanfilippo Fighters e alla ricerca”.
“Un gesto semplice, ma potente, che punta sulla solidarietà e sul grande cuore dei tifosi catanesi (e non solo) perché ognuno può fare la propria parte, ognuno può aiutare i Sanfilippo Fighters a segnare quel gol che cambia la partita”.
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