Il catanese Giuseppe “BOB” Liuzzo, dal 2014 docente di Brand Design e dal 2016 coordinatore del corso triennale di Graphic Design presso il prestigioso istituto IED di Milano, è tornato a commentare via social la realizzazione del logo del ‘nuovo’ Catania:
“Un LOGO da solo non basta!!! Oggi mi va di raccontarvi la storia dietro gli elementi visivi meno “prepotenti” sviluppati per l’identità grafica della rinascita del Catania SSD, in particolar modo il “pattern” che ricopre le strisce e la comunicazione (che spero la società voglia continuare ad utilizzare e valorizzare in quanto non solo funzionale ma estremamente culturale)”.
“Come sappiamo, i colori sono sempre un grande problema per il Catania. L’azzurro cambia e cambierà nel tempo come succede da sempre (soprattutto perché accostato al rosso che ne accentua questa problematica). il pattern dell’intreccio degli elefanti è un aiuto a identificare sempre il Catania anche quando qualcosa dovesse “andare storto” o un colore dovesse alterarsi. Dal punto di vista culturale questo motivo grafico è stato studiato per rappresentare la “rinascita” ma, soprattutto, l’insieme”.
“Il “liotru” del nuovo stemma diventa squadra nel marchio e pubblico nel pattern. Un “tifo” che si avvolge attorno al suo Catania in campo e fuori. Quegli elefanti in cerchio siamo noi oggi, ieri e domani. Perché la società e la squadra non esistono senza il suo pubblico che le ama e abbraccia in ogni momento. Quando parliamo di branding non dobbiamo mai far riferimento a ciò che vediamo (la grafica) ma principalmente a ciò che percepiamo”.
“La grafica non deve essere una decorazione ma una narrazione di unicità e, il pattern, serve proprio a questo, rendere ancor più uniche le strisce rosse e azzurre (non solo sulla maglia ma nella comunicazione globale del club) che tanto amiamo e che tanto ci fanno battere il cuore”.
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